L’amore al tempo dei social: connessioni al posto dei baci

I rapporti nel 2021 si vivono in velocità e frenesia, senza la voglia di custodirli nella sfera privata ma attraverso le immagini condivise

Il famoso bacio dantesco tra Paolo e Francesca

Con l’arrivo dei social network, il nostro modo d’interpretare le relazioni ha subito un cambiamento inaspettato rispetto al passato. Parlando di rapporti fra persone non si possono non tirare in ballo i social media, mezzi inizialmente utilizzati per la condivisione di foto e contenuti della propria vita ma diventati pian pian strumenti basilari per gli scambi interpersonali. Attraverso essi riusciamo a comunicare con coraggio, emozioni o sentimenti: reazioni, faccine, scambi di foto e commenti rendono il tutto facile e accessibile. I ragazzi di oggi per salvaguardarsi hanno imparato a reprimere i propri pensieri e sentimenti nel mondo reale, considerando la faccenda dell’amore una vera e propria debolezza, lasciando tutto destinato alle piattaforme social e non rendendosi conto di perdere una parte essenziale della vita: l’esperienza di interfacciarsi con i rapporti veri. 

La lezione di Bauman

Bauman

Secondo uno tra i più grandi filosofi e sociologi del XXI secolo, Zygmunt Bauman, le relazioni come le emozioni hanno bisogno di amore e attenzione per far si che esse durino nel tempo.  “L’amore richiede tempo ed energia.  Ma oggi ascoltare chi amiamo, dedicare il nostro tempo ad aiutare l’altro nei momenti difficili, andare incontro ai suoi bisogni e desideri più che ai nostri, è diventato superfluo:”  Al giorno d’oggi di fronte ai primi segnali di difficoltà, invece di dedicare tempo ed energia a una risoluzione del problema con il proprio partner, si lascia direttamente perdere per ritentare la fortuna con il prossimo “candidato”.     I legami sembrerebbero essere sostituiti dalle “connessioni” perchè ‘connettere’ e ‘disconnettere’ è un gioco da ragazzi che non richiede una grande partecipazione emotiva; le relazioni si accendono e si spengono alla velocità di un clic, perché il desiderio, il corteggiamento, la costruzione dell’amore, sono “inquinati” dal bisogno narcisistico di consumare tutto e subito. 

Le connessioni 2.0

I rapporti nel 2021 si vivono in velocità e frenesia, senza la voglia di custodirli nella sfera privata ma attraverso le immagini condivise: nel web 2.0 sembra che una relazione non esista nella realtà se non si dimostra sui social perennemente l’amore provato. Nel passato invece, la bellezza dell’amore era proprio quello di viverlo gelosamente dentro di sè, con desiderio e fantasia nascosto da occhi indiscreti non volendo dimostrare a tutti costi la felicità che si prova. Da uno studio recente è emerso infatti che le coppie più felici e durature non perdano tempo sui social network a postare ma che preferiscano di gran lunga vivere a pieno la loro relazione, senza finzioni e con autenticità.

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Elisabetta Gaffi

Elisabetta Gaffi su Barbadillo.it

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