Segnalibro. Un libro donato a Natale vale molto più di un qualunque regalo

Un dono solstiziale fra arte, letteratura, storia e simbolismo. Ecco qualche titolo non scontato

Verso il Natale

Come facevano gli antichi romani, in occasione del Solstizio d’Inverno/Natale, fatevi e fate un regalo beneaugurante. In questa rubrica si parla di libri e, quindi, eccovene una carrellata.

Jaca Book ha lanciato sul mercato libri d’arte notevoli: Il Natale nell’arte d’Oriente e d’Occidente di François Boesoflug e Emanuela Fogliadini (Jaca Book, pagg. 211, euro 70,00) è un’opera con molte illustrazioni a piena pagina che mostrano le opere d’arte sulla Natività realizzate, in tutto il mondo, da pittori, mosaicisti, miniaturisti, scultori. Da Arles a Palermo, da San Vito dei Normanni al Congo, da Firenze ai musei Usa, da Londra a San Pietroburgo a Berlino, ecc. Nel volume le riproduzioni a colori delle opere sono alternate ad approfondite letture delle immagini che spiegano e concorrono a far apprezzare il quadro complessivo. Jaca Book ha pubblicato anche un libro sulla nascita del presepe e il suo simbolismo. E’ Il presepe, di Fernando e Gioia Lanzi (Jaca Book ed., pagg. 216, euro 70,00), un classico di riferimento per conoscere dal punto di vista storico e artistico questa popolare e alta espressione d’arte e di devozione. Un excursus completo, dalla nascita del presepe all’iconografia della rappresentazione della Natività, alle varie figure e simboli del presepe (Gesù, Maria, Giuseppe, i Magi, i pastori, la grotta e la capanna, la Chiesa, l’adorazione ecc.) fino alla tradizione che si arricchisce con la Befana, Babbo Natale, San Nicola, le abitudini alimentari.

Se poi volete imparare a decifrare i simboli (Salustio diceva che “il mondo è un oggetto simbolico”), ebbene acquistate, leggete e regalate di Juan Eduardo Cirlot, Dizionario dei simboli (Adelphi ed., pagg. 551, euro 34.00; illustrato), una vera summa simbolica, traversale che intercetta e spiega i simbolismi degli esoteristi, psicologi, orientalisti, storici delle religioni. Circolt mostra un universo affascinante tenendo sempre da conto grandi autori come Guénon, Eliade, Schneider, e passa in rassegna oltre mille simboli. Da arco a cervo, da pietra a Sagittario, da cerchio a logos a fenice, a vello d’oro. Un libro che non può mancare nella biblioteca di chi si interessa di simbolismo.

Dal simbolismo alla letteratura. Neri Pozza ha pubblicato una raccolta di racconti, Natale con i fantasmi (Neri Pozza ed., pagg. 239, euro 18,00). Trame narrative avvincenti che trasmettono inquietudine al lettore nelle gelide notti d’autunno e d’inverno. Le storie di fantasmi, da Dickens a Collins, da Lovecraft a James, sono legate al ritorno dei morti, anche al periodo natalizio, soprattutto a una dimensione temuta ma non conosciuta. Questa antologia di autori contemporanei è composta da otto racconti gotici, macabri, che vi porranno a tu per tu con l’al di là e il mistero della vita e della morte. Se amate il fantasy, le leggende nordiche, le fiabe, regalate e regalatevi L’uccello maculato, di William Butler Yeats (Studio Tesi ed., pagg. 219, euro 15,00). Premio Nobel 1923, Yeats fu un grande scrittore irlandese, autore di teatro, poeta, esperto di leggende irlandesi e di esoterismo (fece parte della società esoterica Golden Dawn). Con questo libro introduce il lettore nelle nebbiose atmosfere magiche irlandesi, per conoscere le fate, tratteggiate come angeli cacciati dal cielo. Emerge un realismo anomalo, che pone in primo piano il mistero, l’rrazionale. Un simbolismo fantastico ed esoterico. Comunque, siamo in periodo di “mistero della morte” e se voleste approfondire questo aspetto, regalatevi due libri che sono dei classici sull’argomento. Di Carlo Pascal, La morte e l’aldilà nel mondo pagano (Ghibli ed., pagg. 401, euro 24,00) e il classico di Johann J. Bachofen, Il simbolismo funerario degli antichi (Jouvence ed., pagg. 957, euro 32,00). Questi due libri oltre a narrare nei dettagli la concezione della morte nei popoli antichi, specialmente greci e romani, offrono chiaramente la visione del mondo e della vita che avevano. La concezione della morte è sacra, profonda e indica la realtà. Nel tempo si sono succedute riflessioni, timori, meditazioni su questo evento che la modernità cerca di respingere. Bachofen parte dal simbolismo funerario degli antichi e ricostruisce la quotidianità, le abitudini, la religione e il simbolismo di questi popoli. Un affresco interessante.

Ma se volete regalare libri di letteratura che vi fanno scoprire mondi nuovi, A margine dei meridiani (Adelphi ed., pagg. 223 e 52 tavole f.t.; euro 16,00) di Georges Simenon, è forse l’ideale. Lo scrittore belga amava molto girare per il mondo, non da turista ma da viaggiatore. Dopo i libri sul Mediterraneo e in giro per l’Europa, in questo terzo volume ci sono le cronache del lungo viaggio che lo scrittore compì nei mari del Sud. Lui cercava storie, uomini, donne, atmosfere per conoscere, capire, lasciarsi ispirare. Ma trovava sempre qualcosa in più o di diverso di quanto cercava. Dalle isole Galapagos a Tahiti, da Panama a tante minuscole isole. Un mondo nuovo, un mondo stregato dal caldo e dai luoghi, dalla natura, dagli animali. Un libro che trasporta in un’altra dimensione.

Se poi volete conoscere il rapporto fra due grandi della letteratura e dell’arte italiane, non resta che leggere il libro per la prima volta tradotto integralmente in italiano dal francese, D’Annunzio intimo di Filippo Tommaso Marinetti (Aspis ed., pagg. 230; euro 25,00; traduzione di Camilla Scarpa). Fra gli intellettuali più creativi e originali d’Italia e d’Europa, i due si conobbero e si amarono quanto si odiarono. Un rapporto contraddittorio che viene registrato proprio in questo libro dalle cui righe emerge comunque la stima fra i due. E’ un libro di critica politica, letteraria, sociale, frutto delle osservazioni di un Marinetti prefuturista. Un’analisi serrata contro D’Annunzio che mostra come fosse forte la continua “ansia di superamento” fra i due.

Altro testo di grande interesse è Appunti del signor Signora, di Franziska zu Reventlow (Edizioni di Ar, pagg. 156, euro 20,00), che narra la cronaca e la vita di uno strano quartiere, Schwabing, quartiere degli artisti di Monaco di Baviera, alla fine dell’Ottocento. E’ la cronaca delle battaglie culturali e degli scontri fra intellettuali. Interessante Stefan George e il suo ristretto circolo nietzscheano, la Cosmische Runde (Schuler, Klages, Wolfskehl) e i dibattiti su Bachofen e sull’attualizzazione delle sue teorie. Un clima e un’atmosfera che si conclusero nel 1904, quando tutto finì. Tranne la loro opera che continuò a influenzare artisti, intellettuali e cenacoli nei decenni a venire.

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Manlio Triggiani

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