PostColle. De Carlo (Fdi): “La Lega ha preferito Draghi al centrodestra”

Il senatore veneto: "Con Giorgia Meloni difenderemo le classi sociali più deboli e ci batteremo per la riduzione delle tasse"

Giorgia Meloni e Luca De Carlo

Senatore Luca De Carlo (Fdi), il centrodestra si è frantumato sull’elezione di Mattarella. Cosa non ha funzionato nella coalizione?

“Premesso che lo storytelling secondo il quale il centrodestra aveva i numeri per eleggere il Presidente della Repubblica era quantomeno sbagliato o azzardato; avevamo i numeri per incidere ma non per decidere, che è ben diverso. E’ stato evidente sin da subito che una parte della coalizione, Forza Italia e centristi, stava conducendo un’altra partita, in un altro perimetro. Questo è emerso con estrema chiarezza quando c’è stato da votare un candidato di centrodestra, ovvero quando ci siamo confrontati con il voto sulla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. La Lega invece si è persa durante il tragitto e ha preferito allinearsi alla maggioranza Draghi anziché rimanere nel fronte conservatore”. 

Per la Meloni l’alleanza di centrodestra non è più in piedi. Da dove riparte Fdi?

“Fratelli d’Italia riparte dalla consapevolezza di essere un punto di riferimento di tutti quei cittadini che si riconoscono nel centrodestra e che sono la maggior parte in questa Nazione; quindi a fronte di tanti cittadini che hanno visto altri fare scelte diverse anche di governo, prima ancora del Presidente della Repubblica, oggi possono vedere nel nostro partito veramente un baluardo attorno al quale ricostituire una alleanza identitaria e conservatrice credibile”.

Il candidato al colle meloniano ha raccolti più voti dei grandi elettori di Fdi. Vi aspettate consequenzialmente nuove adesioni al partito?

“Carlo Nordio, scelto da Fratelli d’Italia, ha raccolto adesioni anche al di fuori del nostro perimetro: è un fatto estremamente significativo, perché quel candidato era un nome spendibile anche dall’intero centrodestra per cercare di accumulare voti anche fuori dalla nostra naturale compagine, a dimostrazione di come all’interno del Parlamento ci fosse la possibilità di lavorare per convincere magari parlamentari che ad oggi non sono del centrodestra ma che avrebbero voluto condividere un percorso basato sul nome di un candidato credibile come quello di Carlo Nordio. Non so se la scelta dei parlamentari che hanno aderito alla posizione presa da Fratelli d’Italia al voto finale si possa tradurre in nuovi ingressi, però il nostro partito da sempre preferisce crescere fuori dal Parlamento nel gradimento dei cittadini piuttosto che acquisire parlamentari”.

Con l’asse Mattarella-Draghi, quali le principali battaglie di opposizione di Fdi fino alle politiche?

“Le maggiori battaglie di Fratelli d’Italia all’interno del Parlamento con un’asse così forte sono sicuramente quelle per la libertà e il rispetto della democrazia; noi oggi rappresentiamo l’unico elemento che garantisce la democrazia, l’unica possibilità di dissenso rispetto al Governo della nostra nazione. Continueremo con Giorgia Meloni, come abbiamo sempre fatto a portare avanti anche le battaglie del centrodestra sull’abbassamento delle tasse, l’attenzione ai più deboli e cose che caratterizzano da sempre le nostre politiche ma che sono anche temi per i quali i cittadini ci hanno eletto e hanno scelto di dare fiducia a noi e, come dimostrato dai sondaggi, continuano a far crescere il nostro consenso”.

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Antonio Fiore

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