Segnalibro. Giacomo Boni, l’archeologo-esoterista che riscoprì la religione romana

Le edizioni Altaforte pubblicano un'appassionante biografia dello studioso e intellettuale che voleva la rinascita del paganesimo

Il libro di Giacomo Boni edito da Altaforte

Per rendere giustizia a un archeologo e intellettuale di grande rilievo come Giacomo Boni (1859-1925), arriva un’ampia ed esaustiva biografia ad opera di Sandro Consolato: Giacomo Boni. Scavi, misteri e utopie della Terza Roma (Altaforte ed.). Oltre che archeologo fu anche architetto, restauratore, divulgatore scientifico, funzionario ministeriale, senatore del Regno. Segretario della regia Calcografia nel 1888, la sua carriera fu un continuo susseguirsi di prestigiosi incarichi e innovative iniziative come la fondazione del Gabinetto fotografico nazionale nel 1907 per documentare tutti i monumenti italiani. Le sue indicazioni sulle tecniche si scavi, contenute nel Metodo di scavi archeologici, pubblicato nella “Nuova Antologia”, si studiano ancora per la loro importanza e precisione. L’archeologo scoprì, grazie ai suoi scavi, ai suoi studi e al suo intuito, reperti archeologici di grande valore. Alcuni di questi hanno contribuito a cambiare l’interpretazione di alcuni momenti della storia romana.

Uomo molto intelligente e dai molteplici interessi culturali, Boni studiò approfonditamente la religione romana al punto da essere convinto che fosse necessario riattualizzarne il culto e magari adottarlo trattandosi della vera radice culturale dell’Italia. Fece pressioni in tal senso su Francesco Crispi, Sidney Sonnino, Benito Mussolini. Pensò, come Evola, che il Fascismo avrebbe potuto contribuire alla rinascita del paganesimo romano. Patriota, sostenne la spedizione dannunziana a Fiume e pare sia stato l’autore del disegno ufficiale del fascio del Partito nazionale fascista. In seguito Boni, in compagnia di altri esoteristi, mise in pratica riti che risalivano all’antichità. Fra questi, la commemorazione del Lacus Curtius, la purificazione del tempio di Giove, la costruzione dell’Ara graminea sul Palatino e per il primo anniversario della Marcia su Roma Boni approntò un programma che prevedeva una serie di cerimonie pagane come il Cereris Mundus, Ludus Troiae, Ludi palatini, Lupercalia ecc.

In quegli anni tutti i personaggi di maggior spicco che passavano per Roma volevano conoscerlo e lo incontravano al Foro romano. Alla sua morte fu sepolto sul Palatino, negli Orti farnesiani.

Sandro Consolato, l’autore di questa monumentale biografia, è docente di Storia e filosofia, studioso di Roma e dell’esoterismo, ex direttore della rivista tradizionale “La Cittadella”, collaboratore di varie testate. Già sulla rivista “Politica romana”, anni fa, aveva scritto un importante saggio su Boni e questo libro ne è l’ampliamento e l’approfondimento. Sulla vita di Boni era poi tornato nell’antologia Esoterismo e fascismo (edizioni Mediterranee) curata da Gianfranco de Turris.

Questo lavoro di Consolato è di grande interesse per conoscere una personalità eccezionale, importante, che fece dell’archeologia una scienza di primo piano non solo per recuperare frammenti dell’antichità ma anche per riscoprire gli aspetti e la storia della religione romana. Un libro imperdibile.

Giacomo Boni. Scavi, misteri e utopie della terza Roma, di Sandro Consolato, Altaforte ed., pagg. 503, euro 26,00. Qui il link per acquistare il volume direttamente dalla casa editrice

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Manlio Triggiani

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