Joe&The Hornets, il rithm’n blues ha la voce giovane di Niklas Carlson

Sei, tutti tra i 20 e 30 anni, uno più scalmanato dell’altro: sono i Joe&The Hornets, complesso rithm’n blues nato in Svezia lo scorso ottobre. Il 12 agosto Senigallia è più piena che mai. I nove giorni del Summer Jamboree, evento annuale di cultura anni Quaranta e Cinquanta, stanno per terminare. Gli Hornets sono l’ultima band a salire sul palco. Un’ora di musica e una folla che li acclama, ammaliata dalla loro esecuzione e divertita dall’atteggiamento scanzonato dei biondi scandinavi che pare non vogliano saperne di vedere abbassarsi il sipario.

Niklas Carlson, il band leader, indossa una giacca di tweed, papillon su camicia scura, scarpe lucide. Pare uscito da American Graffiti, peccato sia appena ventiduenne.

Complimenti Niklas bella performance. Quando nascono i Joe & the Hornets?

Meno di un anno fa. Era l’ottobre 2011 quando un gruppo di ragazzi di Stoccolma, di età diverse ma accomunati dalla passione per il rithm’n blues e il rock, decidono di fondare un complesso che oggi vanta già un album e due esibizioni estere.

Una carriera davvero fulminea. L’album d’esordio è My babe don’t rock’n roll?

Sì, nasce nel dicembre 2011, rigorosamente su 45 giri in vinile.

A che età ti sei avvicinato al rock dei primordi?

La passione mi è stata trasmessa fin da piccolo, e mi ha spinto fin qui oggi!

Non ci hai presentato i membri della band…

Hai ragione. Allora Rasmus Grip  a chitarra e basso, Pontus Olsson piano e percussioni, Johan Olsen al contrabasso, Sakarias Larsson alla batteria e Björn Jacobson con la sua armonica.

(I ragazzi, affannati da un’ora di spettacolo, sorridono scambiandosi pacche e complimenti. Maglietta a righe, jeans tirato sopra l’ombelico e rigorosamente blue, pare siano usciti dal set di Fronte del porto. Jacobson non lo sa ma è già un piccolo mito per il pubblico: lui e la sua armonica si sono scatenati per sessanta elettrizzanti minuti) 

 

Niklas cosa ne pensi del Summer Jamboree?

Un evento fantastico, con una scenografia sensazionale: una città, la sua storia, la sua gente, estate, mare. Uno sfondo perfetto.  E poi le donne italiane…

Mi dicevi che non è la prima esperienza all’estero.

Ci siamo esibiti al rock’a billy festival in Belgio ma no, non è la stessa cosa di qui.  A novembre saremo invece in Spagna.

Riccardo Zampagna

Riccardo Zampagna su Barbadillo.it

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