Segnalibro. Il caso degli ugonotti e la strage della notte di San Bartolomeo

Claudiana e Iduna pubblicano due libri sui protestanti francesi di Schenka e Mazzucconi. Gli scontri, gli eccidi, la fuga e la diaspora

Il XVI e XVII secolo furono attraversati da guerre di religione fra cattolici e protestanti. Questa conflittualità fu l’esito della Riforma che scatenò consensi e grandi opposizioni, specie da parte della Chiesta cattolica. Seguirono scontri fra opposte fazioni religiose e quelle che erano considerate “eresie”.

Fra i cosiddetti movimenti ereticali si annoveravano i patarini, dolcinesi, catari, albigesi, bogomili e altri. Altra cosa il movimento religioso degli ugonotti. Erano protestanti francesi che adottarono le idee religiose ed etiche di Giovanni Calvino. Si opposero frontalmente ai cattolici che avevano una certa preminenza in Francia. Ma ciononostante, gli ugonotti (il nome deriva dal tedesco Eidgenossen, congiurati o confederati) anno dopo anno cominciarono ad estendere la propria influenza religiosa e quindi anche politica. A partire dal 1534, a seguito della diffusione di manifesti, re Francesco I, marito di Caterina I dei Medici, reagì perseguitandoli. Dal 1535, dopo le prime avvisaglie di persecuzione da parte della Corona, gli ugonotti aderirono agli ideali calvinisti di riforma etica e protestante e si batterono per la restaurazione delle libertà feudali contro l’affermazione dell’assolutismo regio, nonostante fossero state concesse alcune libertà di culto. Lo fecero con l’appoggio di alcuni strati dell’aristocrazia francese ma anche di alcune fasce dei ceti minori che anelavano a una certa elevazione sociale. Ma la sempre maggiore repressione spinse alcuni a lottare e altri a fuggire dalla Francia per poter seguire liberamente le proprie convinzioni religiose, etiche e politiche. Così si registrò una massiccia emigrazione di carattere religiosa. Nel 1559 si tenne a Saint Germain-en-Laye il primo sinodo delle chiese riformate francesi e in seguito si scatenò anche lo sterminio di alcune comunità ugonotte (massacro di Vassy nel 1562, strage della notte di San Bartolomeo, nel 1572). La fuga all’estero fece sì che gli ugonotti fossero considerati la minoranza più importante di migranti dell’epoca moderna.

Alexander Schunka, docente di Storia moderna alla Libera Università di Berlino, esperto di storia del protestantesimo della prima Età moderna, si è occupato a lungo di minoranze perseguitate in Europa in quel periodo. Un breve ma completo saggio sugli Ugonotti spiega la loro storia, la lor religione, la cultura alla base delle loro scelte e decisioni. Schunka spiega anche che gli ugonotti ebbero una grande influenza in vari settori della vita quotidiana”come protestanti saldi nelle loro convinzioni”, rifugiati oggetto di persecuzione, artigiani e uomini d’affari di successo, uomni politici, militari e intellettuali. Gli ugonotti sono quindi un capitolo della storia d’Europa e anche di Oltreoceano.

La Iduna ha ripubblicato un libro importante di Ridolfo Mazzuconi (1889-1959), sulla strage della notte di San Bartolomeo. In quella notte del 24 agosto del 1572, si compì il massacro di migliaia di ugonotti. Mazzuconi, grande giornalista e scrittore, oltre a ricollocare le figure storiche del tempo nella giusta dimensione, senza pregiudizi, analizza passo per passo quella notte in cui si compirono in più parti eccidi, stragi, carneficine. Una ricostruzione minuziosa, nelle quasi trecento pagine, con un preciso e attento inquadramento storico e l’ipotesi, suffragata da fatti e documenti, che forse le motivazioni alla base di quell’olocausto erano politiche più che religiose.

Alexander Schunka, Gli ugonotti, Claudiana, pagg. 140, euro 14,50

Ridolfo Mazzuconi, La notte di san Bartolomeo, Iduna ed., pagg. 278, euro 20,00

Manlio Triggiani

Manlio Triggiani su Barbadillo.it

Exit mobile version