Uk. Chi è Mick Lynch, il sindacalista che ricorda i diritti sociali a Sunak e al governo tory

La linea del tribuno "calvo": "Abbiamo bisogno di un compromesso…e di un miglioramento dell'offerta retributiva. Questo è realizzabile, a mio avviso"

Mick Lynch

Il maharaja Rischi Sunak, appena assunta la carica di primo ministro ha dovuto fare i conti con diverse gatte da pelare, fra esse gli effetti postumi della Brexit, prevedibili ma sottaciuti all’elettorato di allora, l’eredità spinosa dello sfottitore Boris, gli aumenti stratosferici dell’energia e altro ancora. Per non parlare del miraggio del commercio privilegiato con gli Usa e degli acidi rapporti con la Cina a cui era stata vietata la partecipazione al funerale della regina. Ci sta anche un inedito calo di vento prolungato, con cosa faccio funzionare le pale delle turbine eoliche se anche il vento latita? Facezie, perché la patata più bollente non è nemmeno il capo dei Labour Starmer, impegnato ancora a studiare per diventare primo ministro. 

La vera gatta da pelare è molto più ostica, incarnata da Mick Lynch detto il calvo: i meno venti gradi centigradi in Scozia lo hanno indotto a infilarsi la coppola per proteggere meningi e tenacia nel combattere a muso duro i residui di un governo “insoddisfacente”. La traduzione di to lynch recita: linciare, abbattere, distruggere, ovvero nomen omen: il destino nel nome dell’irlandese Lynch, che prende la palla al balzo sibilando: “Basta lo dico io”, parafrasando l’ormai famoso “enough is enough” di Rischi Sunak sullo sbarco dei clandestini. Gli scandalizzati Tories fanno i conti con la sua coriacea natura di sindacalista e la sua visione dal basso degli UK. Cosa dice la stampa? nell’articolo del 14-12  di Dominic Yeatman su Metro leggi: “Il capo del sindacato dei trasporti Rmt Mick Lynch ha avvertito che i lavoratori in sciopero potrebbero paralizzare la rete ferroviaria per altri sei mesi mentre ieri si è scontrato con le emittenti Itv in una serie di interviste infuocate.

A Lynch è stato chiesto più volte se fosse marxista producendo in lui un sorriso sarcastico e l’alzarsi di un sopracciglio. 

Su Londra Italia Alessandro Allocca scrive: “Festività movimentate nel Regno Unito: annunciati 12 giorni di sciopero dei treni. Continua il braccio di ferro tra governo e compagnie ferroviarie. Tra i giorni scelti per la protesta anche il 24, 25 e 26 dicembre e 3, 4, 6 e 7 gennaio, ovvero un incubo…

Si prevedono più di 40mila lavoratori in sciopero, dopo che i sindacati hanno rifiutato l’aumento salariale proposto dal Governo…
Mick Lynch, ha dichiarato al programma Bbc Today di essere dispiaciuto per i disagi causati dagli scioperi, “Ma questi inconvenienti sono causati dal governo” ricordando le condizioni lavorative precarie e stipendi fermi nonostante l’aumento del costo della vita. Lynch è stato accusato di “sadismo” dal giornalista tv Madeley, che ha affermato che gli scioperi di Natale potrebbero costringere le aziende a chiudere.
Mentre su Evening Standard nell’articolo del 16 12 di Ross Lydall leggi:

Hope of train strikes breakthrough with Mick Lynch saying RMT deal is ‘achievable’.  Lynch ha affermato che “non ci sono nuove proposte sul tavolo”, ma ha indicato che i colloqui che hanno coinvolto Network Rail, il Rail Delivery Group e il ministro delle Ferrovie Huw Merriman…sono stati costruttivi.”

A Sky News ha dichiarato: “Abbiamo bisogno di un compromesso…e di un miglioramento dell’offerta retributiva. Questo è realizzabile, a mio avviso.”
In agitazione anche postini e infermieri. Su Metro del 14 12  Dominic Yeatman  riporta a proposito delle nurses in sciopero: Rishi Sunak è stato invitato a porre fine al suo “letargo” e incontrare gli infermieri la scorsa notte nel tentativo di evitare il loro primo sciopero nazionale oggi. Il primo ministro è stato accusato di aver consentito l’escalation della controversia…i ministri si sono rifiutati di discutere la richiesta di aumento del 19,1% del sindacato…
L’analisi di Enrico Sartor su Transform! Italia del 24/08: “La Gran Bretagna è in sciopero perché rifiuta un destino di povertà…Sullo sfondo dell’agonia prolungata del governo Tory si sta sviluppando in questi mesi uno degli scontri tra lavoratori e padroni più importante degli ultimi 30-40 anni, forse il più rilevante dalla lotta dei minatori e metalmeccanici contro il governo Thatcher anni 80. A dirigere l’iniziativa sono i potenti sindacati di quelli che erano settori pubblici prima delle privatizzazioni selvagge dei Conservatori:…la loro iniziativa fatta di scioperi, picchetti e manifestazioni sta aprendo la strada ad altre iniziative di protesta e di azione collettiva che coinvolgono un numero sempre maggiore di categorie dei servizi pubblici: dai dipendenti del Sistema Sanitario Locale ai portuali che hanno fermato per una settimana il grande porto Felixstove, fino ai barristers (avvocati abilitati alle corti) entrati in sciopero ad oltranza per protestare contro i tagli al patrocinio legale d’ufficio gratuito e lo stato comatoso in cui dodici anni di governo conservatore hanno gettato il sistema giudiziario.

Nonostante l’aggressione mediatica della stampa…gli scioperi – a differenza del passato – stanno avendo un considerevole sostegno…pur causando notevoli disagi e talora perdite economiche. Recenti inchieste indicano che il 48% dei cittadini sostiene i lavoratori dei trasporti in sciopero e il 59% è generalmente solidale con le rivendicazioni delle categorie in sciopero, contro il 31% di chi si oppone….Così, mentre circa 42 milioni di cittadini affronteranno  un inverno in cui non avranno soldi sufficienti per riscaldarsi e le autorità locali stanno allestendo in biblioteche e musei centri di accoglienza di massa in cui le persone potranno difendersi dal freddo nei mesi invernali, BP UK ha dichiarato il più alto tasso di profitto (5 miliardi di euro) degli ultimi 14 anni e il secondo più alto nella storia della compagnia; più in generale, per i primi sei mesi del 2022 i profitti sono aumentati di circa tre volte paragonati allo stesso periodo del 2021 per BP e Exxon, quadruplicati per Chevron, aumentati di due volte e mezzo per Total e Shell.

Da oggi qui è sceso in campo l’esercito, non tanto per riscattare la sua immagine  dopo i pasticci e gli abusi in Iraq e Afghanistan ma per guidare le autoambulanze, perché dopo le nurses scioperano anche i conducenti dei mezzi di soccorso. Una cosa è certa: le bollette della luce hanno subito il 300% di aumento; forse non è il momento migliore per venire ad ammirare alla National Gallery la Vergine delle rocce di Leonardo o a fare shopping a Regent street.

Lorenzo Ferrara

Lorenzo Ferrara su Barbadillo.it

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