La scuola che partirà fra poche settimane a Torino, però, è diversa da tutte le altre: si chiama Paper Street ed è un corso di scrittura creativa organizzato apposta per gli abitanti delle case Atc, l’ente pubblico che gestisce oltre 18 mila appartamenti in città (foto sopra). L’idea è venuta al presidente Maurizio Pedrini, che oltre a occuparsi dei tanti problemi di manutenzione, guasti e disagi del grande patrimonio immobiliare cittadino ha pensato che le case popolari possano diventare anche un veicolo di cultura. «Molte volte andando a parlare con gli inquilini mi sento dire “su tutto quello che succede qui bisognerebbe scriverci un libro” – spiega Pedrini – Così ho pensato che gli abitanti delle case Atc avrebbero tante storie da raccontare, ma nessuno dà loro voce».
Paper Street, fra l’altro, ha l’indubbio pregio di non gravare sulle casse dell’Atc: i costi del progetto, sviluppato insieme all’associazione Kallipolis, saranno interamente coperti da sponsor privati come Federcasa Piemonte, Acqua Valmora, Supermercati Borello, TeamWork e Ogr Torino, che metterà a disposizione i locali per tenere i corsi. Il programma prevede sei incontri di due ore ciascuno tra febbraio e maggio, si svolgerà in orario pomeridiano (ore 14-16) e si concluderà poi con un evento al Salone del Libro di maggio.
Il tema del percorso avrà come filo rosso il tema dell’abitare. Abitare una città nuova, un luogo particolare all’interno della città, una stanza del proprio appartamento, ma anche un luogo dell’anima, una storia, un personaggio. «Mi interessa capire come la nostra città possa essere raccontata da chi non vi è nato e la abita da un periodo più o meno lungo – conclude Giuseppe Culicchia – e conoscere la storia di chi vorrà partecipare a questo percorso di condivisione, scoprire quali storie sono racchiuse nelle stanze di chi vive nei vari quartieri di Torino, e magari sogna a occhi aperti di raccontarle».