F1. Si riparte dal Bahrein, sorpresa Perez nei test

Archiviati i test, sale l’attesa per il primo Gran Premio dell’anno

Tutto è pronto per il grande inizio del Bahrein.

La Formula 1 – che ha concluso le uniche prove prestagionali collettive previste per il 2023 – si appresta a cominciare la stagione numero 74 della sua storia.

 

Valori e tempi

Come spesso viene saggiamente ripetuto in queste occasioni, “i test sono solamente test”: d’altronde, visto anche il limitato tempo a disposizione delle scuderie (tre sole giornate di collaudi, dal 23 al 25 febbraio, con due sessioni per ciascuna di queste) e la mole di lavoro da effettuare – senza dimenticare l’incognita delle nuove mescole portate dalla Pirelli – disquisire di intermedi risulterebbe tanto difficile, quanto prematuro.

Ciò nonostante, tuttavia, dalla pista asiatica sono emerse talune indicazioni di massima che non potranno non essere rilevanti.

La Top 5 della combinata ha visto Sergio Perez primeggiare la classifica in 1’30”305 (del Giorno 3, sulla mescola C4), davanti a Hamilton sulla Mercedes, in 1’30”664 (Giorno 3; C5), all’Alfa Romeo Sauber di Bottas, con 1’30”827 (Giorno 3; C5) e alle Ferrari di Leclerc e Sainz.

Entrambi i ferraristi hanno ottenuto le loro migliori prestazioni – rispettivamente in 1’31”024 e in 1’31”036 – nell’ultima giornata utile e sulle C4.

Max Verstappen non è andato oltre l’1’31”650, ovverosia l’undicesimo tempo assoluto (C3), alle spalle di Russell (8°), Alonso, Zhou; l’olandese, comunque, ha preferito concentrarsi sul passo di gara e sulla ricerca della costanza, girando con carichi di carburante importanti e senza mai ricorrere alle coperture più morbide della gamma.

 

Temi

Più in generale, volendo riassumere i principali macro argomenti sviluppati da una più attenta lettura dei fatti della pista, sono emersi alcuni spunti interessanti.

Su tutti, il ruolo da protagonista che la Red Bull intende giocare: Verstappen non ha mai cercato la prestazione pura, ma Perez, “giocando” con gli assetti e messo in condizione di effettuare run di 5 giri, sfruttando al meglio le gomme morbide ha offerto un saggio delle qualità della RB19, pronta con i suoi due alfieri per affrontare la prima gara in Bahrein.

La Ferrari, che in primo luogo sembrerebbe aver migliorato le proprie punte velocistiche in rettilineo, ha inizialmente sofferto di un marcato saltellamento – sul quale comunque si è lavorato irrigidendo le sospensioni, arrivando lo stesso ad un buon bilanciamento – ma può contare sull’elevato carico aerodinamico generato dal corpo vettura.

Una caratteristica, quest’ultima, che ha offerto a Leclerc e Sainz un ottimo inserimento in curva e una staccata particolarmente equilibrata.

Tra le possibili sorprese, una doverosa attenzione meritano soprattutto l’Aston Martin e Fernando Alonso, in attesa di capire se Lance Stroll avrà recuperato dall’infortunio in bicicletta o sarà sostituito da Felipe Drugovich, fresco campione di Formula 2 (nonché terzo pilota della squadra britannica) e già alla guida al posto del canadese nei test.

In effetti, al netto delle speculazioni sui carichi di carburante, l’Aston Martin AMR23 pilotata dall’iberico è apparsa “particolarmente gentile con gli pneumatici” (complice la possibilità di ammorbidire la sospensione, grazie all’ottima capacità di assorbire gli avvallamenti del tracciato).

Le profonde modifiche del progetto 2023, rispetto alla AMR22 – addirittura si è parlato di una macchina “nuova” al 95% – avrebbero legittimato una dinamica virtuosa: Alonso parrebbe in grado di insidiare le Alpine e più di qualcuno, tra gli addetti, ha azzardato addirittura lo scenario di un confronto diretto con le Mercedes.

La W14 ha infatti dato più di un grattacapo a Russell e Hamilton, costretti a confrontarsi con il sovrasterzo e con una cattiva gestione degli pneumatici posteriori: a Brackley hanno ancora una volta deciso di realizzare un prototipo in linea con la W13, con delle fiancate “piccole” (sebbene caratterizzate da un profilo continuo e non più interrotto a metà, come lo scorso anno) secondo il concetto aerodinamico “zero pod”.

Tenendo conto di queste prime giornate, gli anglotedeschi sembrerebbero di nuovo trovarsi a rincorrere e già si annunciano presunte “W14 B” da portare durante la stagione.

Finito l’inverno, non rimane che il Gran Premio vero e proprio, il primo banco di prova di un Campionato lunghissimo: le emozioni e i colpi di scena non mancheranno.

Lorenzo Proietti

Lorenzo Proietti su Barbadillo.it

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