F1. La Ferrari in Australia per cercare la riscossa

Dopo un inizio difficile, a Maranello s’invoca un cambio di passo già da subito

È una Ferrari in difficoltà quella emersa dai primi due Gran Premi stagionali.

Nonostante mediamente in qualifica le Rosse, soprattutto con Leclerc, siano riuscite a contenere il distacco dalla testa, nel giorno della gara la situazione è peggiorata: problemi di affidabilità – vedasi lo stesso Leclerc in Bahrein – ma soprattutto l’elevato decadimento della mescola più dura, hanno tarpato le ali alle SF-23.

Il vero problema è che conseguentemente al degrado e al crollo della prestazione degli pneumatici (posteriori), è andata peggiorando anche la trazione: e questo, nel momento in cui è fondamentale portare tanta velocità in curva, mantenendone la precisione in percorrenza, si è tradotto in distacchi notevoli dai diretti avversari.

 

Compromessi

Per il Gran Premio d’Australia, Sainz e Leclerc saranno chiamati a riscattarsi, perché un’ennesima domenica trascorsa a rincorrere potrebbe rappresentare un brutto segnale.

L’Albert Park di Melbourne è un veloce tracciato semi cittadino dalle elevate medie orarie e per questo non sarà facile assettare le vetture: efficienza aerodinamica, buona velocità di punta, trazione per affrontare le curve più lente, un insieme di dettami, spesso non così semplici da conciliare.

Vi è poi l’incognita Safety Car, entrata spesso in gara a seguito di incidenti, visto che le vie di fuga non sono ovunque spaziose.

 

Concorrenti

Il Gran Premio d’Australia sarà ovviamente anche l’occasione per verificare se Red Bull e Aston Martin sapranno confermarsi ai vertici: i britannici, in particolare, archiviato il doppio terzo posto di Alonso tra Bahrein e Arabia Saudita, non potranno nascondersi e dovranno sin dal venerdì giocare le carte migliori.

Sulla stessa linea anche la Red Bull.

Sebbene gli austriaci siano alle prese con un “mini caso” interno legato al rapporto non proprio idilliaco tra Perez e Verstappen, la RB19 ha messo in mostra le sue grandi capacità, sfruttate dai suoi alfieri, anche se sull’affidabilità non tutti i dubbi sono stati dissipati.

Tra gli altri competitori, risalta l’incognita Mercedes: a Brackley, in effetti, hanno già annunciato una W14 completamente modificata in vista di Imola.

Sin dai primi test, la vettura di Stoccarda è sembrata realmente in difficoltà, condizionata dall’instabilità in curva.

Da parte sua, poi, il motopropulsore Mercedes non ha fornito ottime risposte in termini di velocità di punta (in questa specifica voce il miglior motore è stato quello Ferrari).

Tuttavia, si deve al contempo rimarcare come Russell a Jeddah abbia mantenuto un passo non dissimile rispetto a quello di Alonso (al netto della presunta, poi cancellata, seconda penalità comminata all’asturiano), giocandosi con l’alfiere della Aston Martin il terzo posto.

 

Centro gruppo

A centro gruppo e per la zona punti, il confronto si prospetta ancora più serrato, nella misura in cui, esclusi i primissimi, tra le altre scuderie non sembrano esserci troppe differenze.

Anche in questo caso a rappresentare un tangibile elemento di opportunità per racimolare qualche punto pesante, potrebbero essere le neutralizzazioni, da sfruttare “tatticamente”.

Non rimane che attendere il responso della pista, per un Gran Premio d’Australia che si prospetta incerto e ricco di episodi.

Lorenzo Proietti

Lorenzo Proietti su Barbadillo.it

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