Segnalibro. La lotta di von Bismarck per la civiltà: il credo di un conservatore

Oaks pubblica "Kulturkampf", i discorsi del "cancelliere di ferro" che fondò il Secondo Reich. Una testimonianza di rilievo

Otto von Bismarck

Otto von Bismarck

La figura di Otto von Bismarck (1815 – 1898) è solitamente tratteggiata come quella di un politico reazionario, ultraconservatore e nemico del popolo. Una espressione tranchant che non definisce nella giusta misura il politico. Il cancelliere di ferro, come venne definito, fu primo ministro della Prussia e in seguito cancelliere dell’Impero tedesco dal 1862 al 1890. L’occasione per conoscere la figura e lo stile di questo politico di prim’ordine, è data adesso dai discorsi politici dai quali emerge l’intelligenza e il temperamento dell’uomo. Oaks ha mandato in libreria Kulturkampf. Discorsi politici. Si tratta di una importante silloge che ben spiega questo uomo e le coordinate del suo pensiero politico. Bismarck rimase sempre attaccato all’aristocrazia terriera – essendo egli stesso nobile – e alla personale cura spirituale di sé con una devozione mistica che gli derivava dal pietismo. La sua visione del mondo politica fu forgiata nella frequentazione del circolo culturale conservatore animato dai fratelli von Gerlach. Maturò molta esperienza come amministratore nei comuni e nelle province sino al 1862, quando fu chiamato a rappresentare l’imperatore alla Dieta di Francoforte. Nella Dieta espresse tutta la carica controrivoluzionaria rafforzata da una oratoria di alto livello. Come emerge dai discorsi, tenne sempre da conto le esigenze di politica interna con quelle di politica estera fino a quando non fu richiamato in patria per assumere il cancellierato. Il primo discorso fu estremamente chiaro: l’avvenire dei popoli tedeschi con la Prussia, sostenne, si doveva definire non con discorsi ma con il ferro e fuoco, sottintendendo che l’unificazione tedesca sarebbe stata possibile solo con le armi in pugno. Si avvicinò all’Austria in occasione della guerra contro la Danimarca. Più tardi capì che il nemico dei popoli germanici era la Francia che andava sconfitta per poter riunificare l’Impero tedesco. La scintilla per far scoppiare la guerra fra Prussia e Francia fu proprio la crisi dinastica spagnola. Era nato il Secondo Reich ma il Kulturkampf (la lotta per la civiltà) Bismarck la intraprese contro la Chiesa cattolica e contro il Partito di centro. Per Bismarck l’autorità spirituale era incarnata dal Re e tutta la sua politica era basata su un continuo intrecciarsi di Tradizione e Innovazione. Mostrò sempre grandi capacità di stratega e di politico. Questa raccolta di discorsi ne è la testimonianza.

Otto von Bismarck, Kulturkampf. Discorsi politici, Oaks ed., pagg. 291; euro 24,00; prefazione di Marino Freschi

Manlio Triggiani

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