Ay Sudamerica! Brasile, lo scandalo calcioscommesse sfiora i grandi club

La magistratura indaga su partite truccate anche in serie A, sospesi due calciatori di Santos e Fluminense

Trema il fùtebol brasiliano per un’indagine della magistratura ordinaria che ha scoperchiato uno scandalo legato al calcioscommesse. L’inchiesta denominata “Penalidade maxima” (Calcio di rigore) è stata avviata nei mesi scorsi dal pubblico ministero del Tribunale dello Stato di Goiàs e nei giorni scorsi è deflagrata portando ad alcuni arresti e coinvolgendo sette calciatori (indagati) e molti altri citati come testimoni.

Secondo il pm Fernando Cesconetto (in foto) esisteva un’organizzazione criminale che nel 2022 ha truccato almeno 13 partite, otto del campionato di serie A, chiamato anche Brasileirão, una di serie B e altre quattro dei campionati statali. Le nuove indagini sono lo sviluppo di una precedente inchiesta che aveva già portato a tre arresti e una ventina di indagati. Gli investigatori ritengono che la banda abbia coinvolto numerosi giocatori per alterare il risultato delle partite in cambio di somme che oscillano fra 50 e 100 mila reais (cioè da 9 a 18 mila euro). Gli atleti si sarebbero fatti volontariamente ammonire o espellere per alterare il risultativo della gara, e adesso oltre a multa e squalifica rischiano una pena detentiva compresa fra due e sei anni di carcere.

Per il momento l’inchiesta del pm di Goiàs coinvolge soprattutto calciatori di serie B e di squadre minori, ma ha sfiorato anche un paio di grandi club di serie A: tra gli indagati figura infatti il difensore del Santos Eduardo Bauermann (nella foto sotto), sospeso dal club in via cautelativa; mentre altri due calciatori sono citati nelle intercettazioni telefoniche ma non ancora indagati: Kevin Lomonaco del Red Bull Bragantino e Vitor Mendes, del Fluminense, che tuttavia è già stato sospeso dalla sua squadra. Gli altri giocatori indagati appartengono a club di seconda divisione come Juventude, Sport Club, Atletico Goianiense e Chapecoense.

Secondo la pubblica accusa la “mafia” delle scommesse avrebbe causato un danno pubblico di 2 milioni di reais (circa 400 mila euro) e le indagini proseguono per capire se ci siano stati altri casi di alterazione dei risultati di gioco. Al momento la giustizia sportiva brasiliana non è ancora intervenuta e non ha ancora valutato se esista una responsabilità oggettiva da parte dei club e quindi se siano in vista multe e penalizzazioni per le squadre coinvolte, loro malgrado. In molti, però, stanno tremando.

Giorgio Ballario

Giorgio Ballario su Barbadillo.it

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