Destre. Alemanno a Orvieto: “Meloni riveda la linea del governo su guerra e economia”

Il monito: ""C'è un'enorme questione sociale che sta crescendo e che si chiama lavoro povero, disoccupazione"

Gianni Alemanno

“Un appello a Giorgia Meloni per rivedere la linea del governo”. È quello che ha lanciato nel corso del ‘Forum dell’Indipendenza Italiana’, una due giorni (28 e 29 luglio) che si svolgerà al Palazzo del Capitano del Popolo a Orvieto e nel corso della quale si riuniranno associazioni e movimenti della destra italiana insieme al ‘Comitato Fermare la guerra’ di Gianni Alemanno e Massimo Arlechino. Un luogo, il comune umbro, che per venti anni è stato lo storico punto d’incontro della destra sociale. E dove si affronteranno, “nel confronto tra posizioni differenti, i grandi temi della politica estera, della politica sociale ed economica e della difesa dei valori”, come spiega Alemanno. “Non condividiamo le posizioni conservatrici e ultraliberiste assunte dal Governo”, continua, in particolare per quanto riguarda la guerra in Ucraina, rispetto alla quale “bisogna essere meno allineati con l’amministrazione Biden e fare di più gli interessi dell’Italia e dell’Europa”.

Altro tema di differenza tra Alemanno e l’attuale governo, e che verrà trattato nel corso della conferenza, quello del salario minimo. “Non abbiamo capito perché il governo di centrodestra sia così resistente di fronte alla proposta” di introdurlo, prosegue, “non è un provvedimento perfetto ma potrebbe aiutare a evitare la concorrenza al ribasso sui salari tra italiani e immigrati”.

“Non siamo yes man”

“Noi facciamo il tifo per questo governo, perché non vogliamo tornare ai governi tecnici” ma questo “non significa fare gli yes men”. Così Alemanno, intervenendo a Orvieto in occasione del convegno ‘Un movimento per l’Italia’ organizzato dal Forum dell’indipendenza italiana. “Faremo sentire la nostra voce”, promette l’ex sindaco di Roma. “Non siamo qua a fare la destra della destra. Dobbiamo fare un lavoro trasversale e parlare a tutti gli italiani di proposte concrete, superando gli schemi del passato”, sottolinea.

La politica internazionale

“Nel momento in cui è terminata l’esperienza del governo Draghi e finalmente è arrivato un governo eletto dal popolo ci aspettavamo una svolta, magari graduale” rispetto al conflitto russo-ucraino, “ma invece della svolta abbiamo visto un’accelerazione su un atlantismo mai così appiattito. Abbiamo visto il governo più atlantista della storia della Repubblica”. E’ l’affondo di Alemanno, davanti alla platea del convegno ‘Un movimento per l’Italia’ organizzato dal Forum dell’indipendenza italiana a Orvieto.

Da paese “‘ponte’, dedito alla pace, ci siamo improvvisamente ritrovati come Italia in un paese in prima linea nel conflitto”, attacca l’ex sindaco di Roma, che intende “dare voce a quegli italiani che non si ritrovavano nella posizione ufficiale” sulla guerra in Ucraina.

Lavoro

“C’è un’enorme questione sociale che sta crescendo e che si chiama lavoro povero, disoccupazione, figli che devono andare all’estero per cercare lavoro. Noi dobbiamo riuscire a dare un’impronta diversa, ci vuole l’intervento dello Stato”, conclude Alemanno.

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