Segnalibro. Il pensiero unico cancella gli scrittori e le opere: un libro-denuncia

Ada Fichera attacca il pensiero unico illustrando nomi, opere e breve biografia di circa settanta intellettuali (semi)dimenticati

Finché scandalo non ci separi di Ada Fichera

Il progressivo affermarsi del pensiero unico e dell’ideologia woke comporta tentativi di censura e di esclusioni nella cultura e nell’accettazione di autori, nella circolazione di libri, nella diffusione di opere e teorie.

Si instaura così una sorta di “polizia del pensiero” che ha come scopo di cancellare idee, correnti di pensiero, e lavorare perché alcuni autori non abbiano più parola e certi libri non siano più ristampati, certe idee attaccate, negate, infangate. Operazione più sottile è quella di reinterpretare ad usum delphini il pensiero di un autore, rileggerlo secondo interpretazioni di parte, magari ritraducendo i testi di un autore straniero utilizzando espressioni o parole tradotte in base al proprio pensiero piuttosto che a quello dell’autore. Operazione finita nel nulla negli anni Settanta, quando un drappello di professori radical chic provarono a dimostare che autori come Nietzsche, Drieu, Céline, Heidegger ecc. erano autori di sinistra. Una censura che imponeva le sue interpretazioni. L’operazione ben presto naufragò. Tentativo che in questi mesi si sta ripetendo per alcuni scrittori.

In pratica, si intende imporre un codice culturale condiviso e accettato a prescindere. Un’intellettuale raffinata, Ada Fichera, autrice di decine di libri, docente e organizzatrice culturale, in un suo libro, Finché scandalo non ci separi, ha illustrato una serie di grandi intellettuali e scrittori che l’editoria progressista e l’informazione globalista tendono a spingere nell’oblio o farne vittime di una “censura indiretta”. Il libro è ricco di autori che meritano di essere riscoperti. Per questo il libro è una bussola per orientarsi nei vari filoni culturali controcorrente. Sfilano nomi poco conosciuti, intellettuali e scrittori i cui libri non vengono più ristampati, autori che sono stati dei grandi della cultura che oggi vengono presentati come reietti (si vedano Drieu e Céline, Gentile e Rocco e altri).

Ada Fichera

Il libro è diviso in quattro capitoli: Ideologia, Fede, Tabù, Passioni e Destino nei quali sono riportati inquadramenti storici, biografici e le opere maggiori di ogni autore “reietto”. Non manca qualche imprecisione ma si tratta di un interessante catalogo di proscritti, più di settanta, che va da Pareto a Gentile, da Evola a Drieu, da Céline, che pure ha un grande seguito di lettori, a Horia, Venner, Carli, Quadrelli, Gianfranceschi, Accame, Praz, Cambellotti, Breker, Wildt, Viani, Clémenti, Jacopetti, Panunzio, Serpieri, Weininger, Bulgakov, Rapisardi, Tozzi, Giuliotti, Valli, del Massa, Durando, Molnar, Patti, Jouhandeau, Testori e altri ancora.

Un libro che cita una serie di grandi autori i cui libri restano pietre miliari di un pensiero libero.

*Finché scandalo non ci separi,Ada Fichera,  Minerva ed., pagg. 190; euro 18

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Manlio Triggiani

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