Libri d’Oltralpe. La narrativa francese tra parenti (non) sempre serpenti e quotidianità

Nuovi romanzi riscoprono lo stare insieme, nel bene e nel male: quattro recensioni di novità in libreria

Tra i Jardin, all’ombra del nonno a Vichy
11 ottobre 1983: Emmanuel Jardin pone fine ai suoi giorni. Questa tragedia è rimasta il più doloroso segreto per Alexandre. Come sopravvivere al fascino folle, eppure fragile, del fratello maggiore, malmenato da una tribù di originali, dominata dal “Zubial”, alias Pascal Jardin, scrittore di talento, figlio a sua volta di Jean Jardin, compromesso col governo di Vichy come capo di Gabinetto di Pierre Laval nel 1942, un passato raggelante che è una maledizione di famiglia? Senza concessioni, l’autore di Bille en tête e di Gens très bien fa rivivere, fra tenerezza e colpevolezza, il caro estinto.
Frères di Alexandre Jardin, Editions Albin Michel, pp. 176, euro 19,90.

 

Lockdown 2020: ritorno alla campagna

Ai primi del 2020 appare uno strano virus, presto i discorsi rassicuranti sfumano, l’angoscia cresce sfociando in una situazione che, ancora poche settimane prima, era inimmaginabile: in marzo è il lockdown. Vanessa, Caroline e Agathe, tre sorelle dall’intesa ineguale, lasciano la città per la fattoria dell’infanzia. Agricoltori, i genitori sono in pensione, di piante e vacche si occupa il fratello Alexandre. Sarà movimentato il loro ritrovarsi… Dopo Nature humaine, premio Fémina 2020, Serge Joncour firma un romanzo buffo e implacabile, animato da una folla di personaggi e tre cocchini delinquenti. Imprescindibile!

Chaleur humaine di Serge Joncour, Editions Albin Michel, pp. 345, euro 21, 90.

Jean-Marc, editore calabrese di Parigi

Irriverente e divertente, sincero e di un’incorreggibile malafede, chi era lo scrittore superdotato, vincitore del premio Renaudot a 25 anni, divenuto editore adorato dai suoi autori? Figlio dell’attrice calabrese anni ’60-’70, Ada Lonati, e del direttore di grandi magazzini a Los Angeles, Edwyn Roberts, da dieci anni Jean-Marc Roberts ci ha lasciato. Scrittrice ed editrice, Capucine Ruat lo ritrae come un tipo a modo suo, cuore pulsante delle Editions Stock, l’alveare dove ognuna delle 17 collaboratrici si attivava nella sua cella. Per districare l’intreccio di questo inafferrabile, Capucine Ruat alterna le epoche. Gli inizi, dal 1972; poi il 2013, l’anno “del divano rosso”, quando lui si confida con lei; e la loro collaborazione, quando lei, in rue de Fleurus a Parigi, occupa l’ufficio accanto. Sensibile, immaginoso, il testo fa rivivere Jean-Marc, ma anche una casa, un’epoca, un ambiente: quello che anima e lacera la passione per le parole, la carta, i libri.

L’Editeur di Capucine Ruat, Editions Phébus, pp. 208, euro 19,50.

Amélie Nothomb è pronta al decollo

Giunta al 32esimo romanzo, la scrittrice-feticcio delle rentrées letterarie rivela la sua passione per gli uccelli, invitandoci al decollo. Racconto autobiografico, riflessione su scrittura, vita, morte e molti altri argomenti, la nuova opera, volutamente abbarbicata (il che è in tema), conserva il fascino singolare, il gusto della bizzarria e dell’inatteso, tipici del savoir-faire dell’autrice. Amélie Nothomb ci fa vedere le cose altrimenti, talora ci disorienta, ma ciò non è salutare?

Psychopompe di Amèlie Nothomb, Editions Albin Michel, pp. 162, euro 18,90.

Point de Vue, n. 3916

Adélaïde de Clermont-Tonnerre

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