E’ Enrico Vanzina l’uomo del cinema italiano 2023

E' stata finalmente riconosciuta, con tutti i crismi dell’ufficialità, l’importanza della famiglia Vanzina all’interno della storia del cinema (non solo) italiano

A dispetto delle classifiche e dei loro svogliati compilatori, che inseguono affannosamente mode e successi spesso effimeri, l’uomo dell’anno del cinema italiano è Enrico Vanzina.                                                                                                            Il 2023 è stato infatti per lo scrittore, sceneggiatore e regista un anno particolarmente importante. Non solo perché si celebra il quarantennale di due classici della commedia (all’)italiana come Sapore di mare e Vacanze di Natale (quest’ultimo distribuito proprio oggi nelle sale in occasione dell’anniversario), scritti da Enrico e diretti dal compianto fratello Carlo, ma soprattutto perché ha finalmente riconosciuto, con tutti i crismi dell’ufficialità, l’importanza della famiglia Vanzina all’interno della storia del cinema (non solo) italiano.                                                                                      Un riconoscimento che si è tradotto in un David di Donatello speciale assegnato a Enrico Vanzina che, nelle motivazioni («il riconoscimento vuol essere una celebrazione dell’autore poliedrico e insieme il tributo affettuoso ad una famiglia artistica di grandi tessitori della commedia all’italiana»), si estende esplicitamente al fratello Carlo e al padre Stefano (in arte Steno).                                                  Il 2023 è inoltre l’anno in cui il Nostro festeggia i 50 (+1) anni di carriera e le oltre cento sceneggiature scritte per il grande e il piccolo schermo.                                                                   Un discorso a parte, infine, merita l’attività di Enrico Vanzina come giornalista e romanziere. Se la sua seguita rubrica domenicale e i suoi articoli per il quotidiano capitolino «Il Messaggero» costituiscono ormai da anni una certezza e una gioia sempre rinnovata per i lettori, i suoi romanzi non sono affatto da meno. L’ultimo, Il cadavere del Canal Grande (HarperCollins, 2022), ambientato nella Venezia del ‘700, è un notevole giallo, che annovera tra i protagonisti Giambattista Tiepolo e Giacomo Casanova, familiarmente più che liberamente ispirato a un vecchio (e censuratissimo) film del padre (Le avventure di Giacomo Casanova, 1955). 

Lunga vita a Enrico Vanzina! 

 

Franco Grattarola

Franco Grattarola su Barbadillo.it

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