Il talento di Gian Franco Reverberi, quando la musica non era leggera

I fratelli Reverberi, Fabrizio De André, Bruno Lauzi, Giorgio Calabrese, Umberto Bindi, Luigi Tenco, Gino Paoli: una nutrita compagine di musicisti, parolieri, cantanti e cantautori meglio conosciuta, in virtù delle comuni origini e delle proficue collaborazioni tra loro intrecciate, come Scuola genovese

Gian Franco Reverberi

I fratelli Reverberi, Gian Franco e Gian Piero, ambedue nati a Genova (il primo nel 1934, il secondo nel 1939), hanno abbracciato, in coppia o singolarmente, quasi settant’anni di musica italiana. E quando scriviamo musica, intendiamo musica, senza aggettivi che attenuino o sminuiscano l’importanza e il ruolo che va tributato a questi due grandi artisti.

Gian Franco Reverberi è morto l’8 gennaio 2024, pochi mesi prima di compiere novant’anni, a quasi 25 anni di distanza esatti da Fabrizio De André, di cui il fratello Gian Piero è stato per diversi anni uno stretto collaboratore.

I fratelli Reverberi, Fabrizio De André, Bruno Lauzi, Giorgio Calabrese, Umberto Bindi, Luigi Tenco, Gino Paoli: una nutrita compagine di musicisti, parolieri, cantanti e cantautori meglio conosciuta, in virtù delle comuni origini e delle proficue collaborazioni tra loro intrecciate, come Scuola genovese.

Di questa scuola, composta da tutti maestri, Gian Franco Reverberi è stato uno dei fondatori, se non proprio il fondatore.    

Musicista versatile, dirigente della casa discografica Ricordi, autore di colonne sonore per il cinema, nel corso della sua lunga e composita carriera ha firmato canzoni per Giorgio Gaber, Adriano Celentano, Luigi Tenco, Gino Paoli, l’irregolare Piero Ciampi, Bruno Lauzi, Mina, Ornella Vanoni, Lucio Dalla e tanti altri.

Suoi i successi sanremesi La prima cosa bella (1970, cantata in doppia esecuzione, come era consuetudine in quegli anni, dai Ricchi e Poveri e Nicola Di Bari) e Il cuore è uno zingaro (cantata da Nicola Di Bari, vincitrice dell’edizione 1971). 

Oltre alle sue musiche indimenticabili, Gian Franco Reverberi ci ha lasciato un’autobiografia (La testa nel secchio. Tenco, Paoli, Lauzi, Ciampi, Dalla. Le mie figiuate* in compagnia dei cantautori, Iacobelli Ed., 2017) che rievoca anni e personaggi che (non) nostalgicamente rimpiangiamo. 

Franco Grattarola

Franco Grattarola su Barbadillo.it

Exit mobile version