La società della trasparenza (secondo Byung-Chul Han) frammenta le verità

In questo contesto è standardizzato, accelerato, la stessa politica nel tempo della globalizzazione diventa amministrazione.

La società della trasparenza, di Byung-Chul Han

In questo breve saggio, un’ottantina di pagine, il filosofo coreano Byumg-Chul Han  che insegna filosofia e studi culturali all’università dell’Arte di Berlino, analizza il sistema sociale in cui viviamo. Che cosa intende per società della trasparenza? Secondo l’autore si fonda sull’esposizione di ogni aspetto della vita sociale cioè sul pubblico che egli definisce come il “ positivo” che abolisce la sfera privata, il segreto ma anche quella che è la sfera degli affetti cioè la sofferenza, il dolore, la depressione che rientrano nell’opposizione al positivo ossia, come egli lo definisce, il “ negativo”.

In questo tipo di società tutto è standardizzato, accelerato, la stessa politica nel tempo della globalizzazione diventa amministrazione. Chul Han scrive: “Il Partito Pirata come partito della trasparenza, continua l’evoluzione verso la post politica, che equivale ad una de- politicizzazione. Per lui ormai siamo in presenza non più di ideologie bensì di “opinioni” così le definisce nel senso che mancano di pensiero, di teoria cioè di negatività. Qualche riserva su questo aspetto ce l’abbiamo nel senso che un certo tipo di ideologie si stanno imponendo come quella gender o come quella che va sotto il nome della cosiddetta emergenza climatico-ambientalista, ad es che tendono a far passare determinate idee spacciandole per verità scientifiche di tipo dogmatico, tacciando di disinformazione, di falsità tesi opposte.

Gli altri aspetti collegati al titolo sono: la società del positivo; la società dell’esposizione; la società dell’ evidenza; la porno-società; la società dell’accelerazione; (la società) dell’intimità; dell’ informazione; dello svelamento; del controllo.

Prendiamo la porno-società che ha bandito l’erotismo il quale presuppone un codice, una strategia, anche il segreto nel senso che non si espone, non si evidenzia. Per Chul Han la differenza fondamentale fra l’erotismo e il pornografico è questa: “La posizione erotica di un corpo è proprio là dove l’abito si socchiude, dove la pelle “luccica” fra due bordi, tra il guanto e la manica”. Invece la pornografia è la continua esposizione del corpo mercificato.

Un altro aspetto, per concludere, che è piuttosto prevalente se non invasivo è quello dell’ informazione che secondo Han “è un linguaggio positivizzato, operazionale”. La caratteristica di questo linguaggio è di essere privo di una qualche forma di verità seppur relativa, infatti, la massa di informazioni a cui siamo sottoposti quotidianamente, non aiuta a capire i fatti.

L’ autore scrive: “La massa di informazioni non produce alcuna verità. Più informazioni vengono liberate, meno intelligibile diviene il mondo”. Gli stessi social media e i motori di  ricerca, secondo Chul Han, creano nella rete un luogo di vicinanza in cui la dimensione esterna è come eliminata. Han scrive: “Questa prossimità digitale propone al partecipante solo quei frammenti di mondo che gli piacciono”. Come a dire che viene eliminato lo spazio pubblico come fosse una privatizzazione del mondo. Egli scrive: “Al posto della dimensione pubblica subentra la pubblicizzazione della persona. La dimensione pubblica diventa un luogo di esposizione”.

Pasquale Ciaccio

Pasquale Ciaccio su Barbadillo.it

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