Segnalibro. L’ultimo viaggio della vita (in Puglia) di re Ferdinando II delle Due Sicilie

Lo storico indipendente Di Giovine ha scritto un "Diario di viaggio" sulla base delle cronache e dei libri pubblicati all'epoca

Ferdinando II delle Due Sicilie

F. M. Di Giovine, Diario dell’ultimo viaggio di Ferdinando II Re del Regno delle Due Sicilie nelle Puglie, Controcorrente

Il revisionismo è una componente della storiografia che rilegge avvenimenti del passato alla luce di nuovi documenti o nuove interpretazioni. Un’occasione per aggiornare e correggere il racconto della storia e le vulgate di volta in volta diffuse. Particolarmente scottante il tema della storia moderna, specie quella del Regno delle Due Sicilie e l’Unità d’Italia. Sono tante le fonti che smentiscono l’interpretazione ufficiale, quella che tuttora si studia nelle scuole, e alcuni storici indipendenti hanno prodotto ottimi studi in merito.

E’ stato pubblicato di recente un libro di uno studioso pugliese, ricercatore indipendente, autore di numerosi volumi sul Regno delle Due Sicilie: Francesco Maurizio Di Giovine. Il libro, Diario dell’ultimo viaggio di Ferdinando II Re del Regno delle Due Sicilie nelle Puglie, è edito da Controcorrente di Napoli.

Un diario vero e proprio del viaggio del 1859, l’ultimo che il re Ferdinando II fece, non esiste. Quel viaggio, che doveva culminare a Manfredonia per accogliere la futura sposa del figlio Francesco II, fu seguito da vari cronisti locali che lasciarono traccia nelle riviste e nei giornali. Di Giovine, grazie alla propria esperienza e ad anni di ricerca in vari archivi, ha raccolto una messe di materiale davvero ampia. Come afferma nell’introduzione, ha fatto riferimento a libri o lunghe cronache redatte da uomini di cultura come Nicola Bernardini, direttore del “Corriere Mercantile” di Lecce, che nel 1893 portò a termine una ricerca dettagliata del viaggio e delle motivazioni per le quali il Re si ammalò e perse la vita. In quel periodo, con altri documenti a disposizione, lo storico Raffaele De Cesare pubblicò una cronaca del 1855-1856 sul “Corriere di Napoli” che ebbe tanto successo da spingerlo a proseguire la ricerca storica anche per gli anni successivi. Terzo autore, Mauro Musci, cronista di rilievo la cui testimonianza dettagliata è di prima mano: fu l’unico giornalista a seguire il viaggio da vicino, facendo parte del corteo reale. Musci ha lasciato due testimonianze: una storia degli ultimi cinque mesi del Regno retto da Ferdinando II e , soprattutto, una Cronaca storica ufficiale del viaggio nelle Puglie di S. M.il re Ferdinando II e del matrimonio di S.A.R. il duca di Calabria, principe ereditario del Regno con S.A.R. la duchessa di Baviera. A questo prezioso materiale che rischiava di andare perso sono da aggiungere piccole cronache locali di ogni paese e città che il sovrano aveva visitato. Queste cronache non aggiungevano nulla di inedito ma offrivano particolari che altri racconti non avevano. Di Giovine ha messo insieme tutto questo materiale, nel quale ce n’è di inedito, e ha imbastito, con tanto di date e spiegazioni, un vero e proprio diario che ricostruisce bene il viaggio, i posti visitati, specie la visita a Bari, gli incontri con i notabili e il popolo di ogni luogo. Un’ambientazione notevole, questa del gennaio del 1859. Re Ferdinando II doveva incontrare nel porto di Manfredonia, provincia di Foggia, la futura nuora, la principessa Maria Sofia di Wittelsbach che sarebbe dovuta arrivare dall’Adriatico partendo dal porto di Trieste. In questo viaggio potè constatare la calda accoglienza che il popolo pugliese tributò al sovrano. Il re incontrò i notabili e rappresentanti del popolo, ascoltò le loro esigenze provvedendo alla soluzione del problema e avviando iniziative per lo sviluppo sociale del territorio. Non solo. Di Giovine mette in luce anche episodi e testimonainze comprovate da documenti dell’epoca ma taciuti dalla storiografia moderna. Emerge l’orgoglio che i burocrati provavano nell’appartenere allo Stato borbonico, burocrati che una volta compiuta l’Unità d’Italia furono processati ed epurati. Di salute cagionevole e col fisico provato, Ferdinando II si ammalò e fu trasportato a Caserta dove, dopo poco, morì. Aveva 49 anni. E il viaggio delle Puglie che fece sulla nave “Il Fulminante”, attraversando lo Ionio, lo stretto di Messina e risalendo il Tirreno per tornare a Caserta, ebbe il sapore di un viaggio di commiato dai suoi popoli che costituivano il Regno delle Due Sicilie. Questo di Di Giovine è un libro di particolare interesse, che mancava.

F. M. Di Giovine, Diario dell’ultimo viaggio di Ferdinando II Re del Regno delle Due Sicilie nelle Puglie, Controcorrente, euro 18,00 (ordini: www.controcorrenteedizioni.eu)

Manlio Triggiani

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