Il caso. Ritorna in Aula il ddl Scalfarotto. E la protesta contro la legge bavaglio non si ferma

manifanteCi eravamo lasciati con la manifestazione di Manif pour Tous in piazza di Pietra, contro le discriminazioni e a favore della libertà d’opinione e della famiglia; ci ritroviamo in Parlamento, dopo la pausa estiva, dove i deputati ieri hanno ripreso la discussione sul progetto di legge Scalfarotto-Leone. Nelle prossime ore, Pd, Sel e M5S proveranno ad emendare il testo base uscito dalla Commissione Giustizia, risultato della mediazione tra Ivan Scalfarotto (Pd) e Antonio Leone (Pdl).

Si prevede pieno d’ostacoli, il percorso che la Scalfarotto-Leone dovrà affrontare.  Perché c’è una cospicua rappresentanza di deputati che si manifesta del tutto contraria alla sua approvazione. Per la Lega nord, ad esempio, si potrebbe correre il rischio di privilegiare determinati soggetti in virtù del loro orientamento sessuale, dimenticando che ve ne esistono altri, eterosessuali, quotidianamente vittime di abusi o violenze, che gli articoli in questione dimenticano di tutelare. Della stessa idea, anche il Pdl. Fratelli d’Italia, invece, per il tramite Giorgia Meloni e Edmondo Cirielli, pone l’attenzione su un altro aspetto: il timore che si possa generare un reato d’opinione, che punirebbe chiunque si trovasse in condizione di esprimere “il dissenso per i matrimoni gay o la contrarietà all’adozione di bambini da parte di coppie omosessuali o semplicemente affermando, in base al proprio credo religioso, che l’omosessualità sia un peccato”. Secondo Fdi bisogna tutelare quindi la libertà d’espressione.

Ma, come dicevamo, non è solo il fronte parlamentare a schierarsi contro l’introduzione di un’aggravante legata all’opinione. Continuano in tutta Italia, infatti, le manifestazioni di dissenso: a Brescia, in piazza Rovetta, è stato organizzato un altro flash mob da parte delle “Sentinelle in piedi” – sentinelle della libertà d’espressione –, che hanno voluto dimostrare il loro personale dissenso contro questa “legge bavaglio”.  Che – come è scritto in una nota sulla loro pagina Facebook – “oltre ad istituire un reato di opinione, prepara la strada alle unioni tra persone dello stesso sesso, adozioni, genitore 1 e genitore 2 comprese”. La corsa delle Sentinelle prosegue ancora. Prossima tappa: Montecitorio. Dove, proprio questa mattina, dalle 10.30 alle 12.30 si svolge una manifestazione pacifica di contrarietà alla legge.

Martina Bernardini

Martina Bernardini su Barbadillo.it

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