F1. Disastro Ferrari in Canada, vince ancora Verstappen

L’olandese brilla a Montreal, in una giornata caratterizzata dal maltempo. Ritirate le due Ferrari

Il circuito intitolato all’indimenticabile Gilles Villeneuve, in quel di Montreal, è la sede del Gran Premio del Canada, il nono del 2024 per la Formula 1.

Realizzato nel Parco Jean Drapeau, sull’Isola di Notre Dame, il velocissimo tracciato semipermanente canadese conta 14 curve e misura 4,361 chilometri.

Per il Canada, la Pirelli ha scelto le mescole più morbide della gamma: le C5 (Soft), le C4 (Medium) e le C3 (Hard).

 

Le prove libere

I tre giorni del Canada cominciano soltanto dopo una fitta pioggia, poi divenuta grandine: approfittando dell’unico momento possibile per montare le gomme da asciutto, il primato delle FP1 del venerdì è di Lando Norris, in 1’24”435 (Soft).

Anche le FP2 del venerdì pomeriggio sono caratterizzate dai temporali, tranne un’unica finestra nella quale – con le gomme lisce – Fernando Alonso fissa il primato, in 1’15”810 (Soft).

Sabato non piove, ma fa piuttosto freddo e il cielo è plumbeo: di Lewis Hamilton il miglior tempo, in 1’12”549 (Soft).

 

Le qualifiche

Le qualifiche si svolgono sull’asciutto, tranne alcune gocce di pioggia arrivate a metà turno, ma la costante è quella delle temperature basse.

Max Verstappen è il più rapido della Q1, in 1’12”360 (Soft), nella quale, per altro, il compagno Sergio Perez resta escluso, sedicesimo.

Nella Q2, preceduta da qualche goccia, George Russell è al vertice, in 1’11”979 (Soft); le due Ferrari non vanno oltre l’undicesima piazza, con Charles Leclerc e la dodicesima posizione, con Carlos Sainz.

Nel primo run della decisiva Q3, si conferma Russell, che in 1’12”000 è il poleman provvisorio.

Il britannico avrà a disposizione un altro tentativo, ma non si migliorerà per ventisei millesimi (1’12”026).

Chi invece ritocca il suo iniziale 1’12”358 è Verstappen che nel secondo giro veloce, si ferma proprio a 1’12”000.

Il tempo di Verstappen è uguale al millesimo rispetto a quello di Russell, ma l’olandese l’ha fatto segnare dopo, dunque la pole position è appannaggio di George Russell, davanti alla Red Bull.

Terzo Lando Norris (a ventuno millesimi dalla Mercedes), quarto Oscar Piastri.

 

La gara

La pioggia arriva anche domenica, tant’è che i piloti conducono le vetture in griglia (anche le due Kick Sauber, che tuttavia partono dai box) montando gomme da bagnato estremo, così da preservare quelle Intermediate.

Piove anche durante le procedure di allineamento: quasi tutti cominciano il Gran Premio con le intermedie, tranne le Haas di Kevin Magnsussen e Nico Hulkenberg, sulle Full Wet.

Allo spegnimento dei semafori, Russell mantiene la testa su Verstappen, Norris, Piastri, ma in generale c’è massima prudenza.

Le gomme da bagnato estremo, almeno all’inizio, aiutano le due Haas che nelle primissime battute risalgono costantemente: all’inizio del giro 4, il danese è quarto, il tedesco è ottavo

Già al giro 6, però, non piove più ed è uscito il sole, sebbene l’aderenza resti minima, come dimostra (giro 6) il lungo – senza conseguenze – alla seconda chicane (curva 6/7) di Logan Sargeant.

Alla fine del settimo passaggio, Magnussen rientra per le intermedie, a riprova di una pista che si sta asciugando; contestualmente, ancora sulle Full Wet, Hulkenberg crolla e si fermerà anche lui presto, a fine passaggio 12 (per le intermedie).

Da secondo, Verstappen si mette sulle tracce di Russell, tanto quando proverebbe a fare Hamilton con Alonso per la quinta piazza.

I due al comando, però, si devono guardare dal recupero di Norris; al giro 17 poi, Verstappen arriva lungo alla “S” Senna (curva 1/2) lasciando respirare Russell e ritrovandosi la McLaren “nel retrotreno”.

Dal giro 18 la Direzione Gara consente l’utilizzo del DRS: l’opportunità viene colta dal britannico della McLaren al giro 20, col sorpasso su Verstappen all’esterno dell’ultima chicane.

Non trascorre nemmeno mezzo giro, che Norris è già nello scarico di Russell: il numero 4 ha un’ottima direzionalità nelle curve lente e così, uscendo ottimamente in trazione dal tornantino del Casino, attacca e supera, nella successiva staccata, il pilota della Mercedes.

Russell arriva anche lungo e così perde anche la seconda posizione su Verstappen.

Al giro 25, complice un testacoda in curva 4, finisce la gara di Sargeant: entra la Safety Car e subito Verstappen, Russell e Piastri rientrano per montare intermedie nuove, m non Lando Norris.

Rientrano anche Hamilton e Alonso (sempre per le intermedie) e i meccanici della Mercedes, più rapidi, aiutano il britannico a scavalcare lo spagnolo, portandosi quinto.

A fine tornata 26 anche Norris va ai box, ma la tornata “persa” gli costa le posizioni su Verstappen e Norris, scendendo l’inglese terzo.

Alla conclusione del giro 28, Charles Leclerc – rallentato sin dalle tornate iniziali per un problema al motore – azzarda le gomme da asciutto dure. La vettura, però, si spegne e prima di ripartire ci vogliono più di 24 secondi.

La Safety Car rientra alla fine del giro 29 e il Gran Premio riprende dalla tornata 30: non ci sono cambiamenti immediati della classifica, sebbene vi sia nuovamente una leggera pioggia.

Alexander Albon s’inventa invece un doppio sorpasso su Daniel Ricciardo e Esteban Ocon – all’ultima chicane – salendo direttamente in nona posizione momentanea.

Leclerc deve rientrare alla fine del giro 31 per le intermedie, a riprova della scelta sbagliatissima di mettere pneumatici lisci; non va meglio a Carlos Sainz, che tredicesimo – al giro 32 – tampona Valtteri Bottas al tornantino del Casino (curva 10), danneggiando in parte l’ala anteriore.

Terminata la fase di maltempo, nell’arco di una decina di tornate la pista è tornata ad asciugarsi.

Rimangono però le complessità nel gestire condizioni similari.

Norris arriva lungo alla “S” Senna (giro 42) ma non perde nessuna posizione; quando è in corso il giro 43, Leclerc opta per il ritiro.

Al termine del giro 43, Hamilton (e nelle retrovie pure Sainz e Sergio Perez) passa alle gomme da asciutto, medie; Piastri fa lo stesso a fine 44 (medie anche lui).

Verstappen “pitta” a fine giro 45 (medie), insieme a Russell (Hard).

Al contrario – ancora sulle intermedie – Norris allunga lo stint e nello spingere al massimo, gira sul minuto 23” basso.

L’inglese si ferma alla fine del giro 47, per le medie: quei due passaggi in più, quasi lo portano davanti a Verstappen, che però – con gli pneumatici già in temperatura – ha una migliore accelerazione e si rimette subito primo.

L’altra McLaren, quella di Piastri, ha ripreso Russell, a sua volta alle spalle di Norris: la Mercedes va seconda al giro 49, grazie al sorpasso prima della chicane finale, dopo aver sfruttato un errore dell’avversario al tornantino.

Norris, però, gli restituisce la cortesia appena due passaggi dopo: questa volta è il britannico della Mercedes a sbagliare – alla terza chicane, quella del Ponte – e il classe 1999 è lesto a riprendersi quanto perso in precedenza.

Continua pure la sequenza degli errori: nella tornata 52 va a sbattere Sergio Perez, distruggendo l’ala posteriore, pur potendo il messicano almeno riprendere la via dei box per parcheggiare la vettura.

Un giro più tardi, la stessa seconda chicane è il teatro dell’incidente tra Sainz e Albon, entrambi costretti a terminare anzitempo la loro giornata: il pilota della Williams è colpito dalla Ferrari, scivolata sul cordolo e andata in testacoda per conto suo.

Nuovamente Safety Car e al termine del giro 54, Russell e Hamilton sono ai box, rispettivamente per le medie e per le dure.

La corsa riparte dal giro 59, con Verstappen che cerca di costruirsi un piccolo margine sulle due McLaren al suo inseguimento.

Pastri deve difendersi – al giro 63 – dall’attacco all’esterno della curva 13 portato da Russell; il numero 63 ci riprova al passaggio successivo, nella stessa identica modalità.

Piastri gli tira di nuovo la staccata e i due si toccano, rischiando di agganciarsi: Russell deve tagliare la curva, lasciando strada a Hamilton.

Il numero 44 sorpassa di slancio l’australiano al giro 65 – sfruttandone la scia e col DRS – ma è costretto a fare i conti con il suo compagno di squadra.

Al giro 66, infatti, Russell ha passato Piastri e si è portato quarto: Russell può sfruttare le gomme medie, più prestazionali delle dure di Hamilton.

Il numero 63 è nella scia del più esperto compagno britannico nell’arco di un giro e al 68 si inventa il sorpasso che vale la giornata: all’interno dell’ultima curva, sullo sporco e nonostante la strenua difesa del compagno Hamilton.

Alla fine dei 70 giri in programma, la bandiera a scacchi saluta la vittoria di Max Verstappen, davanti a Norris e a George Russell, che ha dato alla Mercedes il primo podio del 2024.

Hamilton quarto si è dovuto accontentare del punto bonus riservato al giro più veloce, siglato in 1’14”856 proprio nella tornata conclusiva, la numero 70.

Quinto Piastri, poi Fernando Alonso, il canadese e suo compagno in Aston Martin Lance Stroll, Daniel Ricciardo e le due Alpine-Renault di Pierre Gasly e Esteban Ocon.

La Formula 1 tornerà in pista tra due settimane, a Barcellona, per il Gran Premio di Spagna.

 

Lorenzo Proietti

Lorenzo Proietti su Barbadillo.it

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