F1. Gp Gran Bretagna, torna al successo Lewis Hamilton

A Silverstone, le condizioni miste e un errore tattico della McLaren lanciano la Mercedes e Hamilton, di nuovo primo dopo tre anni

Per il Gran Premio di Gran Bretagna, il dodicesimo appuntamento della stagione 2024, la Formula 1 torna nel luogo in cui tutto era cominciato.

Il circuito è quello di Silverstone, nel Northamptonshire, in Inghilterra, costruito unendo le vie perimetrali di un aeroporto militare della RAF: proprio qui, nel 1950, si è tenuto il primo Gran Premio della storia della Formula 1.

Lungo 5891 metri, con 18 curve e due zone DRS, nonostante le modifiche che si sono susseguite nei decenni, l’autodromo britannico resta ancora oggi uno dei più veloci, probanti e simbolici del Circus

Viste le caratteristiche del tracciato, la Pirelli ha scelto le mescole più dure della gamma: le C3 (Soft), le C2 (Medium) e le C1 (Hard).

 

Le prove libere

I tre giorni di Silverstone si aprono con il duplice primato di Lando Norris nelle due sessioni di libere del venerdì, rispettivamente le FP1 in 1’27”420 (Soft) e le FP2 in 1’26”549 (Soft).

Il sabato, le bagnate FP3 sono di George Russell, al vertice col riferimento di 1’37”529 (Intermedium).

 

Le qualifiche

Per le prove ufficiali, il maltempo intanto ha lasciato il posto a un timido sole, anche se le temperature restano basse e le nuvole sovrastano un asfalto umido, con un’unica traccia asciutta.

Si comincia con le gomme intermedie, in una pista che migliora passaggio dopo passaggio, fino al punto di legittimare gli pneumatici d’asciutto: delle insidie fa le spese Sergio Perez, insabbiatosi alla curva 9, la Copse – appena messe le gomme lisce – e costretto all’ultima fila (penultimo).

Alla fine della Q1 – e il ritorno di qualche goccia di pioggia – il più rapido è stato Lewis Hamilton, in 1’29”547 (Soft), tempo nettamente migliorato da Norris nella Q2, primeggiata in 1’26”559 (Soft).

Delusione anche per Charles Leclerc, undicesimo e rimasto escluso dalla Q3.

Proprio la Q3, si sviluppa secondo un inedito confronto tra McLaren e Mercedes, con Max Verstappen più in difficoltà: il poleman provvisorio, al termine del primo run, è George Russell, in 1’26”024, soltanto sei millesimi meglio di Norris (1’26”030).

Nel giro decisivo, Hamilton scende sotto al 26”, in 1’25”990, ma il compagno Russell s’inventa un passaggio ancora migliore e, a tempo scaduto, fissa il primato sull’1’25”819, prendendosi la pole position.

Alle spalle delle due Mercedes, si sono qualificati Norris, Verstappen, Oscar Piastri, Nico Hulkenberg, Carlos Sainz, Lance Stroll, Alexander Albon e Fernando Alonso.

 

La gara

Oltre al penalizzato Pierre Gasly – dal fondo per aver cambiato tutte le parti dell’unità motrice – anche Perez ha sostituito il motore, schierandosi direttamente in corsia dei box.

Nella mattinata di Silverstone è piovuto ma ormai, per la gara, pur con qualche nuvola l’asfalto è asciutto: tranne Perez, sulle Hard, Zhou Guanyu e Esteban Ocon, sulle Soft, gli altri partono tutti sulle Medium.

Allo spegnimento dei semafori, Russell e Hamilton mantengono la testa, mentre Verstappen riesce a sopravanzare Norris all’esterno della curva 4, la Loop, complice un leggero largo del britannico.

Buono anche l’avvio di Sainz e Leclerc che, rispettivamente, nelle prime curve sono risaliti al sesto e all’ottavo posto.

Al vertice non spinge nessuno – preoccupati più che altro della tenuta delle gomme – e così a ravvivare la gara, ci pensa la risalita di Leclerc: al giro 13, il monegasco s’infila all’interno di Lance Stroll, guadagnando la settima posizione alla curva 15, la Stowe.

Due passaggi dopo, nello stesso punto, Norris lo imita su Verstappen, riguadagnando la terza piazza virtuale.

L’olandese è in difficoltà, tant’è che al giro 17, deve cedere anche a Piastri, di nuovo all’interno della Stowe, il tratto per altro maggiormente interessato dalle precipitazioni, nel frattempo arrivate a scompaginare la corsa.

Hamilton s’incolla a Russell, per passarlo alla Stowe, al giro 18 e prendersi il vertice della classifica.

Dopodiché, all’inizio del giro 19, un lungo del numero 63 scavalca la porta a Norris – più ad agio sull’umido – che si porta secondo, immediatamente sulle tracce di Hamilton, fino al sorpasso che gli dona il primato momentaneo, al giro 20, all’interno della curva 1, la Abbey.

Anche Piastri, sull’altra McLaren, è molto veloce e dopo aver scavalcato a sua volta Russell, sorpassa anche Hamilton alla Stowe (giro 20).

Intanto, Leclerc e Perez (fine giro 19), oltre che Zhou, erano passati alle gomme Intermedie, forse troppo in anticipo, arrivando addirittura ad essere doppiati.

Lo scenario è in continua evoluzione, visto l’asfalto bagnato, sebbene non in maniera uniforme.

Verstappen e Sainz si fermano per le Intermedie alla fine del giro 26, un giro prima di Norris, Hamilton e Russell; Piastri, invece, resta fuori.

Al rientro in pista, Russell è dietro l’olandese.

Quando Piastri si ferma (a conclusione della tornata 28), l’australiano è sceso sesto, persino alle spalle di Sainz.

Alla fine del giro 33, in quel momento quarto, Russell deve rientrare ai box per ritirarsi, a causa di un problema tecnico; Sainz e Piastri avanzano così in quarta e quinta posizione.

Il ritorno del Sole è il preludio ad un finale – di quindici giri – estremamente delicato.

A conclusione del passaggio 38, si riva sulle gomme da asciutto: Hamilton (Soft), Verstappen (Hard) e Piastri (Medium); alla fine del 39, è la volta di Norris (Soft) e Sainz (Hard).

Archiviate le soste, Hamilton guida, con Piastri che ha sopravanzato Sainz per la quarta piazza; tuttavia, il più veloce in pista è il terzo, Verstappen che – contando sulla mescola dura – costruisce un ritmo realmente sostenuto, avendo meno preoccupazioni in termini di degrado.

Tra il giro 45 e il 47, il pilota della Red Bull chiude il distacco da quello della McLaren, arrivando nella sua scia alla tornata numero 48.

Verstappen ne ha di più e sfruttando la migliore trazione in uscita dalla curva 14, la Chapel e poi il DRS, affianca Norris sull’Hangar Straight e all’esterno della Stowe si porta secondo (Giro 48).

A quel punto, tra Verstappen e il capofila Hamilton ci sono 3”5, ma l’inglese della Mercedes non ha problemi a controllare la rimonta del diretto avversario, massimizzando anche le fasi di doppiaggio.

Alla ricerca del giro più veloce, alla fine del penultimo passaggio, Sainz rientra ai box, togliendo le dure e montando un treno di pneumatici morbidi.

Al termine dei 52 giri in programma, la bandiera a scacchi saluta la vittoria di Lewis Hamilton, tornando a vincere un Gran Premio a distanza di tre anni dall’ultima volta.

Sul podio, con il portacolori della Mercedes, sono saliti Verstappen e Norris.

Quarto, si è piazzato Oscar Piastri.

In quinta posizione è arrivato Carlos Sainz: lo spagnolo della Ferrari è stato anche l’autore del giro più veloce, con annesso punto bonus, in 1’28”293, proprio nell’ultima tornata.

A punti anche Nico Hulkenberg, Lance Stroll, Fernando Alonso, Alexander Albon e Yuki Tsunoda.

La Formula 1 tornerà in pista tra due settimane, all’Hungaroring di Budapest, per il Gran Premio di Ungheria.

 

Lorenzo Proietti

Lorenzo Proietti su Barbadillo.it

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