La vie en rose… Dimentichiamo preoccupazioni, incertezze e altre lamentele, Parigi e l’intera Francia sprigionano la loro magia: cominciano le Olimpiadi!
Negli ultimi giorni la Francia è diventata una Torre di Babele, dove visitatori, giunti dai quattro angoli del pianeta, si mescolano e si capiscono grazie alla comune passione per lo sport.
Infatti non tutto accade nella capitale. Le regate di vela sono a Marsiglia, la pallacanestro e la pallamano a Villeneuve-d’Ascq, il tiro a segno a Châteauroux, il surf a Tahiti, il calcio a Bordeaux, Lione, Nantes, Nizza e Saint-Étienne.
Quanto basta per restituire l’incanto a buona parte del territorio.
Dai primi commenti degli atleti stranieri, che scoprono gli alloggi e le tante sorprese per loro, tutto va a gonfie vele, secondo il ministro dello Sport, Amélie Oudéa-Castéra, che ha interrogato il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, tuffandosi davanti a lei nel fiume parigino. Senza dubbio la Senna è la star dei Giochi Olimpici. Dopo un intervento da 1,4 miliardi di euro, che pare averla purificata dai batteri indesiderati, la Senna ospita domani la straordinaria cerimonia di apertura.
Presentato per la prima volta fuori da uno stadio, lo spettacolo, taglia XXL, sembra stabilire dei primati: tremila ballerini, musicisti e attori proporranno dodici scene artistiche lungo sei chilometri dal ponte di Austerlitz alla Torre Eiffel.
Agli artisti si aggiungeranno 10.000 atleti, suddivisi in 206 delegazioni distribuite su 85 imbarcazioni.
Per il direttore artistico, Thomas Jolly (direttore teatrale e d’opera), i monumenti-chiave di Notre-Dame, del Louvre, della Conciergerie e della Torre Eiffel saranno parte integrante del racconto visivo e musicale, che ripercorrerà la storia di una “plurale , disparata e abbagliante” della Francia.
Un intero programma che dovrebbe essere seguito da più di un miliardo di telespettatori, grazie alla maggior copertura tv mai realizzata, visto che il sistema è tre volte più grande che a Tokyo.
“Citius, Altius, Fortius – Communiter” è il motto delle Olimpiadi: “Più veloce, più alto, più forte – insieme”.
In sette parole proprio ciò che occorre alla Francia.
Da Point de Vue n. 3962
