Mostra del Cinema. Al Lido di Venezia  il nostro non-inviato osserva gli spettatori

Cineasti e cinefili, divi e fotografi, produttori e sognatori si mescolano ai curiosi

Mostra del Cinema di Venezia 2024

La polvere di stelle è tornata a posarsi sul Lido. Sono tornate le star di Hollywood, assenti nel 2023 per solidarietà con lo sciopero degli sceneggiatori. Così la Mostra del Cinema di Venezia ha raccolto quest’anno molte attenzioni. Anch’io, che provengo da una professione molto distante talora descritta nei film di guerra, osservo sia i film, sia chi guarda i film.
Ebbene, la Mostra – ideata da Giuseppe Volpi nel 1932 – è sempre un’occasione eccezionale per mettere alla prova potenziali capolavori, per confermare popolarità, per cominciare carriere, ma anche per riflettere su temi che il mainstream emargina e per ribadire la complessità e la bellezza di un’arte applicata, che propone, oltre a sogni e chimere, problemi.

Così, assieme a giovanissimi che sostano per un’intera giornata sotto il sole, sperando di catturare uno sguardo e un autografo del famoso di turno, trovi improvvisati fotografi che seguono ragazze e ragazzi in abito lungo o smoking, vaganti per la Mostra, apparentemente senza meta; o affannati cinefili, che controllano febbrilmente gli orari di proiezione, spostandosi di sala in sala. Noti anche i curiosi, che fanno avanti e indietro tra il Casinò e l’Excelsior, pur di incontrare un volto noto.
Prevalentemente giovane, il pubblico segue con attenzione e spirito critico la Mostra, apprezzando lo sforzo di fantasia nella creazione di nuove storie, nel generare riflessioni, un processo che sempre più pare l’opposto del mondo omologato dei social media. Intanto gli attori si abbandonano all’abbraccio, spesso reale, del pubblico e dei fan, che assistono alle presentazioni.
 Finite le proiezioni, dati i Leoni ai vincitori, si torna dalla Mostra alla vita quotidiana. Diceva Scarlett O’Hara in Via col vento. “Domani è un altro giorno”.

 Apium 

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