«“La Rivista Dalmatica” è stata per decenni espressione della comunità dalmata in esilio. Fondata a Zara nel 1899, ha raccontato la storia e la cultura e rappresentato le istanze degli italiani che da secoli abitavano la Dalmazia. Fino al settembre 1943, quando le vicende belliche che portarono alla nascita dello Stato jugoslavo impedirono di continuare quell’esperienza. Rinacque nel dopoguerra, a Roma, dimostrando una tenace volontà di sopravvivenza alla drammatica questione delle terre italiane Oltre Adriatico. Dal 1968 viene pubblicata dall’Associazione Nazionale Dalmata, contribuendo alla diffusione della causa degli esuli istriani, fiumani e giuliano-dalmati. Ora, nel 125° anniversario dalla fondazione, si trasforma in larivistadalmatica.it. Le sfide sono nuove, l’epoca pure e noi, dalmaticamente ossia coraggiosamente, ci adeguiamo donandole una veste più consona e soprattutto capace di interfacciarsi e dialogare con le nuove generazioni, pur mantenendo il rigore e l’autorevolezza di sempre». Così la presidente dell’Associazione Nazionale Dalmata, Carla Isabella Elena Cace, ha presentato il nuovo sito, che ha ricevuto, tra gli altri, gli auguri e gli interventi del promotore della Giornata del Ricordo, onorevole Roberto Menia.
«Dal torchio in ghisa al magazine online sono passati centoventicinque anni» ha ribadito il nuovo direttore, Gabriele Marconi, «ci siamo lasciati alle spalle il Ventesimo secolo e stiamo chiudendo il primo quarto del Ventunesimo. Eppure, al contrario di quanto scritto da Eric Hobsbawm, il Novecento si è rivelato un secolo sterminato che continua a condizionare il presente. Noi cercheremo di ristabilire la verità, ma senza trascinarci dietro il peso invalidante di un passato doloroso. Saremo implacabili contro chi continua a rimestare nel fango della menzogna e dell’omertà, ma è il momento di rendere viva la saggezza antica che ammonisce ad essere “custodi del fuoco e non guardiani delle ceneri”. E lo faremo onorando la storia e la cultura di quelle terre. Il futuro inizia oggi».