La Lega dal federalismo alla Pontida con Orban e le destre identitarie europee

Domenica nel tradizionale raduno anche l'olandese Wilder, gli austriaci del Fpo ed esponenti di Vox

Salvini con Orban

A Pontida, domenica prossima 6 ottobre, mentre a Palermo “bolle” il processo contro Salvini per aver difeso i confini nel caso della nave dell’Ong Open Arms.

“Non sarà una Pontida come le altre”, ha detto nelle scorse ore il leader nazionale, invitando i suoi a non mancare: “Il tuo sostegno mi darà quella forza che mi accompagnerà in tribunale”.

L’evento segnerà un ennesimo spostamento a destra del Carroccio, che già dal 2015 al 2018 ha ricevuto ampia fiducia dell’area identitaria, salvo poi smarrirmi nelle dinamiche di Palazzo. Il nuovo percorso, questa volta, non si misurerà dalle trovate social, più o meno efficaci, ma dalla capacità di costruire legislazione efficiente su sicurezza, immigrazione e diritti sociali, oltre ad un possibile temperamento delle posizioni più occidentaliste, che non consentono di cogliere la necessità non più rimandabile di avere relazioni stabili e virtuose con le migliori comunità straniere in Italia, spesso prime nemiche dell’immigrazione selvaggio e senza regole.

Gli ospiti

Adesso sotto le insegne di Alberto da Giussano  domenica ci sarà il presidente ungherese Viktor Orban con il generale ‘indipendente’ del Carroccio, Roberto Vannacci, mentre attesi il capo della delegazione di Vox al Parlamento europeo Jorge Buxadé, l’olandese Geert Wilders, il portoghese André Ventura, la vicepresidente del partito austriaco Fpo, Marlene Svazek, formazione che ha appena trionfato alle elezioni.

Felice Centofanti

Felice Centofanti su Barbadillo.it

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