Caso Albania-immigrazione. Barcaiuolo (Fdi): magistratura contropotere del governo?

Difendere la sicurezza del Paese è una priorità non negoziabile, e continueremo a lottare per garantire il rispetto delle leggi e tutelare i cittadini

Lo scontro sull’immigrazione sulla prima pagina del Corsera

È inaccettabile che, nonostante gli accordi con l’Albania, la costruzione dei centri d’accoglienza per gestire il rimpatrio dei migranti e il plauso ricevuto dall’Unione Europea per questa iniziativa, continuiamo a scontrarci con una magistratura che puntualmente attua provvedimenti che vanificano l’attuazione delle politiche stabilite dal governo e minano le esigenze di sicurezza del Paese. Il recente caso del trattenimento dei migranti trasferiti nel centro italiano di permanenza per il rimpatrio di Gjader in Albania e non convalidato dal Tribunale di Roma è solo l’ultimo esempio di questa faziosa tendenza.

Non possiamo più ignorare  che la Magistratura, attraverso alcune decisioni, agisca frequentemente come un contro-potere, rallentando o bloccando misure fondamentali per la sicurezza del Paese. Nonostante l’esistenza di normative chiare e legittime, vediamo una parte della magistratura allinearsi sistematicamente con forze politiche come quelle rappresentate da Elly Schlein, che arrivano addirittura a richiedere procedure d’infrazione contro l’Italia per la gestione dei flussi migratori. Questa situazione è ormai insostenibile. Chi si oppone costantemente alle politiche migratorie decise dal governo legittimamente eletto, sta di fatto ostacolando i principi fondamentali della democrazia rappresentativa, secondo i quali tali provvedimenti sono stati approvati e messi in atto, con l’obiettivo di proteggere i diritti e la sicurezza dei cittadini.
Giorgia Meloni e Michele Barcaiuolo

È assurdo ma secondo diversi magistrati non esistono paesi sicuri di provenienza. Di conseguenza, a loro avviso è impossibile trattenere chi entra illegalmente e assolutamente vietato rimpatriare i clandestini. Si tratta di decisioni che mettono a rischio la sovranità nazionale e i confini del Paese. Non permetteremo che i confini dell’Italia vengano aboliti da interpretazioni semplicistiche e faziose. Difendere la sicurezza del Paese è una priorità non negoziabile, e continueremo a lottare per garantire il rispetto delle leggi e tutelare i cittadini.

*Capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Esteri Difesa al Senato della Repubblica
@barbadilloit

Michele Barcaiuolo*

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