Roma. “1984” di Orwell al Teatro Quirino nella versione di Icke e Macmillan

Acclamato da critica e pubblico a Londra e Broadway arriva in Italia 1984, dal romanzo capolavoro di George Orwell   Una rivisitazione teatrale unica e sorprendente con Violante Placido, Ninni Bruschetta e Woody Neri per la regia di Giancarlo Nicoletti

Violante Placido

Acclamato dalla critica e dal pubblico a Londra e a Broadway, ha debuttato il 22 ottobre, con l’attesissima prima nazionale al Teatro Quirino di Roma, il nuovo adattamento di Robert Icke e Ducan Macmillan del romanzo di George Orwell 1984, un’esperienza teatrale pronta a lasciare il pubblico senza fiato: 101 minuti di adrenalina pura. 

Capolavoro

Il capolavoro Orwelliano, ormai un classico contemporaneo, è diventato nel tempo il prototipo di ogni utopia negativa ed è probabilmente la rappresentazione più forte di ogni totalitarismo, oltre che uno dei libri più letti e amati della storia. Nella visione onirica e innovativa di Icke e Macmillan, 1984 mantiene intatta ancora oggi tutta la sua sconvolgente attualità, e si trasforma in un vero e proprio tour de force spettacolare, a metà fra thriller, storia romantica, grande letteratura e noir.

 

Sotto la guida del regista Giancarlo Nicoletti (vincitore del Premio Franco Enriquez 2023), Violante PlacidoNinni Bruschetta e Woody Neri insieme a Silvio LavianoBrunella PlataniaSalvatore RancatoreTommaso PaolucciGianluigi RodriguesChiara Sacco danno vita a uno spettacolo straordinario, per raccontare un modern classic della letteratura in maniera innovativa e inaspettata. La tournée si apre domani al Teatro Quirino di Roma dove replica fino a domenica 3 novembre per poi proseguire nelle principali città italiane.

 La storia

L’opera 1984 in tournee fino a fine dicembre 2024

1984 racconta di un gruppo di storici che, nel 2050, scoprono il diario del compagno 6709, Winston Smith, scritto appunto nel 1984, anno in cui il mondo è diviso in tre superstati in guerra fra loro: Oceania, Eurasia ed Estasia. L’Oceania, la cui capitale è Londra, è governata dal Grande Fratello, che tutto vede e tutto sa. I suoi occhi sono le telecamere che spiano di continuo nelle case, il suo braccio la Polizia del pensiero che interviene al minimo sospetto. Tutto è permesso, non c’è legge scritta. Niente, apparentemente, è proibito. Tranne pensare. Tranne amare. Tranne divertirsi. Insomma: tranne vivere, se non secondo i dettami del Grande Fratello. Perfino i bambini sono diventati spie e così sono chiamati; la guerra è permanente, non importa contro quale nemico, e i teleschermi, insieme alle videocamere, controllano tutti. Winston, che ha acquistato un diario clandestino, è pronto a mettere a rischio la propria sopravvivenza quando si innamora di Julia, in un mondo in cui l’amore è proibito. Il libero pensiero della coppia, la loro presa di coscienza della verità del loro tempo e il desiderio di conservare un granello di umanità, li porteranno sull’orlo del baratro.

 Il nuovo progetto

La nuova produzione di Federica Luna Vincenti per Goldenart Production vuole cristallizzare un approccio nuovo e originale al mezzo teatrale: un progetto trasversale, di ampio respiro e fortemente ambizioso, in piena corrispondenza con il gusto e la grandezza delle maggiori produzioni internazionali. Giancarlo Nicoletti dirige una compagnia di talenti di prim’ordine, la scenografia imponente è firmata da Alessandro Chiti che si avvale di videoproiezioni, telecamere a circuito chiuso ed effetti speciali, completati dal disegno video visionario di Alessandro Papa, dagli iconici costumi di Paola Marchesin e dall’atmosfera delle luci di Giuseppe Filipponio. Le musiche originali composte dal duo Oragravity completano una produzione senza precedenti e di grande presa sul pubblico, che passa anche attraverso scene di violenza simulata, sangue finto, effetti sonori improvvisi e disturbanti e utilizzo di luci stroboscopiche. La produzione esecutiva è di Daniela Piccolo e l’organizzazione generale di Valentina Taddei. Per il suo fortissimo impatto sul pubblico, la visione è consigliata a spettatori di età superiore ai 14 anni.

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Francesco Cuccovillo

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