Che fa il Piano Mattei in Africa? Lo spiega Scurria (Fdi)

Il progetto del governo Meloni con le sue articolazioni energetiche e legate al contrasto all'immigrazione senza regole

Il brand del Piano Mattei

“Il Piano Mattei rappresenta un cambio di paradigma nei rapporti tra Europa e Africa e uno dei momenti più alti dei due anni del governo Meloni. Un progetto di lungo respiro in cui, per la prima volta, si mettono sullo stesso piano Occidente e continente africano. Il governo Meloni è riuscito in pochissimo tempo a cambiare le carte in tavola, esportando un piano strategico che già dopo pochi mesi ha dato i suoi frutti: sbarchi ridotti all’osso e risultati concreti. La concretezza è il tratto distintivo del Piano Mattei, che abbiamo articolato in oltre 30 progetti su base bilaterale e regionale con una dotazione finanziaria iniziale di 5,5 miliardi di euro.

Si è dato avvio al “Processo di Roma” incentrato su sviluppo e immigrazione. Create sinergie con il Global Gateway dell’Ue e con la Partnership for Global Infrastructure and investment del G7. Avviati 5 strumenti finanziari per mobilitare ulteriori risorse pubbliche e private. Si è lavorato su sei direttrici di intervento, che sono istruzione e formazione, salute, agricoltura, acqua, energia e infrastrutture, e che sta trovando la sua prima realizzazione con diversi progetti pilota che partono da nove Nazioni: Algeria, Congo, Costa d’Avorio, Egitto, Etiopia, Kenya, Marocco, Mozambico, Tunisia. Al Vertice del G7 di Borgo Egnazia abbiamo inoltre istituito, con la Banca Africana di Sviluppo e la Banca Mondiale, alcuni strumenti finanziari molto innovativi per sviluppare strategie di coinvestimento in Africa. Ma ci tengo a ricordare anche l’ottima sinergia che l’Italia ha instaurato con gli Stati Uniti in Kenya, Nazione dove stanno prendendo corpo due progetti pilota del Piano Mattei nel settore dell’energia rinnovabile. Il primo per lo sviluppo della filiera dei biocarburanti, per coinvolgere fino a circa 400mila agricoltori; il secondo per la produzione di energia geotermica”.
*Vicecapogruppo di Fratelli d’Italia e segretario della commissione Politiche Ue di Palazzo Madama

Marco Scurria*

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