In Belgio dal 1918 riposano migliaia  di militari italiani (commilitoni di Malaparte e Ungaretti)

Un cimitero accomuna chi si arrese ai tedeschi e chi poi cadde contro di loro

Il cimitero militare belga di Houthulst

Di recente ho viaggiato nelle Fiandre e mi sono fermato nella piazza principale di Veurne, una cittadina nei pressi della costa del mare del Nord. Lì sono stato avvicinato da un ciarliero abitante del luogo, presentatosi come ex avvocato, appassionato di storia locale, che oltre a descrivermi gli importanti monumenti della città che di li a poco avremmo visitato, alla scoperta che fossi italiano mi ha detto una cosa di cui non ero al corrente: in una località a pochi chilometri esisteva un cimitero di guerra in cui risultavano sepolti 81 soldati italiani.

Il cimitero militare belga di Houthulst ospita le tombe dei militari italiani della Grande Guerra che morirono per deperimento o malattie mentre furono prigionieri dei tedeschi e impiegati come manodopera nella costruzione di trincee e apprestamenti militari. Catturati per lo più dopo la rotta di Caporetto, furono trasferiti in questa parte del fronte per essere sfruttati come lavoratori di fatica e per questa ragione morirono a causa di condizioni difficilissime.

Essi furono inizialmente sepolti in vari cimiteri locali e dopo la fine della guerra le salme furono trasferite nel cimitero militare belga a cura del ministero della guerra belga e disposte con croci tombali ai lati del pennone con la bandiera italiana.

Questa notizia, a me sconosciuta, ha innescato la curiosità di sapere chi fossero costoro e se ce ne fossero altri in altri cimiteri.

Le ricerche hanno confermato le parole della “guida locale” aggiungendo che alcuni di quei soldati furono usati come scudi umani durante l’offensiva del 28 settembre 1918.

Più in generale, essa ha rivelato che:

Ecco in breve una piccola storia, sconosciuta ai più, che ha però toccato la vita di famiglie italiane che non videro tornare i loro cari che soffrirono, oltre alle deprivazioni della prigionia, anche il distacco della madre Patria. Caduti italiani all’estero che meritano di essere ricordati.

@barbadilloit

Apium

Apium su Barbadillo.it

Exit mobile version