Politica. Scontro nel Pdl sulle primarie. Un anno fa sembravano convincere tutti

alfano fitto«Provocazione». Per i lealisti “richiamare” le primarie nel centrodestra si commenta così. L’obiettivo polemico, ovviamente, è Angelino Alfano che ieri – nell’anticipazione del libro di Bruno Vespa – aveva rilanciato la necessità anche per il centrodestra di dotarsi di questo strumento per scegliere il futuro candidato premier: «Il Pdl deve diventare un partito che per il futuro per la selezione della leadership di coalizione scelga le primarie», ha spiegato il vicepremier nonché punto di riferimento degli “innovatori”.

«Lo deciderà Berlusconi», ha replicato duramente Raffaele Fitto, capo dei lealisti. La strigliata è giunta come un avvertimento: sarà il Cavaliere a scegliere il successore. Magari la figlia Marina stessa, chissà.

Peccato però, come ricorda oggi Fabrizio Roncone sul Corriere della Sera, che ci fu un tempo (appena un anno fa) in cui tutti nel Pdl facevano a gara per proporsi candidati proprio per le primarie del centrodestra. C’erano, appunto, Fitto, Mara Carfagna, Alessandra Mussolini e così via. C’erano in abbondanza gli attuali “critici” dello strumento. Anche se – seguendo il ragionamento dei lealisti – ai tempi era Berlusconi stesso a sostenere ad alta voce il tema delle primarie.

In ogni caso, oggi, è avvenuto l’incontro ad Arcore nel quale – a quanto trapela – è stato fissato l’accordo proprio tra Alfano e Silvio Berlusconi sulle sorti del governo: «Questo suo giudizio di fiducia – ha spiegato Alfano – mi è stato riconfermato e dunque credo che una stabilità di governo abbinata ai contenuti del nostro programma sia la chiave di volta per un’unità che sia fondata sul programma del popolo della libertà che si può realizzare ovviamente nell’ambito di un governo che non è il nostro».

Il governo, quindi, sarebbe salvo. E l’argomento primarie – quindi “successione”? Non sembra essere entrato tra i temi trattati tra il leader e il segretario. Tema che invece ha fatto breccia da tempo tra gli alleati. Su questo punto insistono da più di un anno i Fratelli d’Italia, tanto che il soggetto nasce proprio a margine di una convention sulle “primarie delle idee”. E non sorprende come l’idea piaccia anche al segretario del Carroccio Roberto Maroni: «Mi sembra un’ottima idea – spiega il governatore lombardo –  noi abbiamo già pronto il nostro candidato che è Flavio Tosi». E aggiunge: «Penso che la Lega, alle prossime elezioni, potrà ancora candidarsi con Forza Italia o il Pdl, quello che sarà, a condizione che ci siano le primarie per tutti».

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