Europee. La corsa in Campania tra De Mita Mastella e i destri Rivellini e Iannone

de mitaCon la mente a Strasburgo e lo Scudo Crociato nel cuore: in Campania, per le Europee, scendono in campo i fuoriclasse della Democrazia Cristiana. Ora che il Nuovo Centrodestra ha concluso l’accordo con Popolari e Udc, il sogno di una nuova Balena Bianca è reale. E la creatura di Angelino Alfano, da formazione ritenuta marginale solo poche settimane fa sul panorama campano, adesso diventa la squadra da battere. Grazie all’innesto di un campione d’altri tempi. L’immarcescibile Ciriaco De Mita scenderà in campo ma rimarrà in panchina, pronta a combattere per difendere il seggio europeo del Visir di Nusco ci sarà la figlia, Antonia. Che sembra aver battuto la concorrenza del cugino, Giuseppe De Mita. La vera notizia, però, sembra un’altra. Dribblando la sua personale conferma a Strasburgo (e gli annessi divieti dell’Italicum), l’eterno Ciriaco pare puntare dritto dritto a tornare in Parlamento, quello che conta però. Quello nazionale.

Un altro paladino della Libertas che è già sceso in campo per la sua riconferma al parlamento europeo risponde al nome di Clemente Mastella. L’ex ministro della Giustizia ha apprezzato il fascino discreto di Strasburgo, un ruolo che gli consente di restare “in mezzo al mazzo di carte” pur mantenendo una certa distanza dalle luci della ribalta della politica nazionale. Mastella, eletto la scorsa tornata nelle fila del Pdl, stavolta indosserà la maglietta di Forza Italia. E ha già iniziato da tempo ad organizzare la campagna elettorale. Ma l’obiettivo è un altro. Nel marasma del centrodestra campano, Clemente Mastella punta a fungere da ‘terzo’ gaudente nello scontro tra Stefano Caldoro e Nicola Cosentino. Un ruolo di mediatore tra le ali del partito azzurro in Campania lo proietterebbe di nuovo sul proscenio nazionale. Ma, stavolta, senza ripetere gli errori del passato. Basta con la sovraesposizione mediatica: ha troppi lati negativi…

La sfida all’ultimo voto del centrodestra campano in vista delle Europee, però, avrà anche altri protagonisti. A Napoli, per esempio, già da mesi impazza la campagna elettorale dell’eurodeputato uscente Enzo Rivellini che stavolta si propone con l’azzurro di Forza Italia. E non sarà l’unico azzurro su cui Rivellini fa riferimento per non lasciare il suo seggio di Strasburgo: nei mesi scorsi, infatti, il parlamentare europeo è riuscito ad arruolare niente-poco-di-meno-che Diego Armando Maradona. Durante l’ultima visita italiana del Pibe, sedettero allo stesso tavolo dal quale indirizzarono bordate micidiali all’esoso fisco italiano contro cui l’asso argentino da tempo ha ingaggiato una vera e propria battaglia. Pronto a tornare in campo, sempre per Forza Italia, c’è anche il molisano Aldo Patriciello che potrebbe ottenere consensi anche a Caserta e in Campania.

Nella squadra del Nuovo Centrodestra – Udc e centristi associati, figurano anche il senatore Giuseppe Esposito (“organizzatore” del partito alfaniano a Salerno) ed Ernesto Sica, l’ex assessore regionale della Campania silurato da Caldoro dopo i fatti dell’inchiesta P3 sul presunto complotto ai danni dell’attuale governatore della Regione che sarebbe stato ordito dai cosentiniani per screditare la candidatura del numero uno del Nuovo Psi a Palazzo Santa Lucia. Per Sica – che oggi è sindaco al secondo mandato consecutivo (terzo complessivo) della piccola città salernitana di Pontecagnano Faiano – è forse l’ultima chance per rilanciarsi nel panorama regionale e nazionale. Sempre in casa Ncd potrebbero confluire gli ex Udeur ed ex Mpa orfani delle rispettive formazioni politiche.

Poche indecisioni, invece, in casa Fratelli d’Italia. La candidatura di Antonio Iannone (attuale presidente della Provincia di Salerno subentrato al dimissionario Edmondo Cirielli) è stata chiesta espressamente da Giorgia Meloni con l’avallo di Ignazio La Russa, già alla fine della scorsa estate. Per Fdi quella delle Europee sarà la battaglia della vita, si prospetta uno scontro vitale. L’Europarlamento non interessa in sé, ma è il test decisivo per verificare se la formazione che ambisce a riportare la Fiamma sulla scheda elettorale riuscirà a superare la fatidica soglia del 4%. Iannone si presenta come il bomber che deve salvare la squadra. Alle primarie ha incassato oltre 15mila preferenze personali, a Salerno e provincia. Un dato record. Adesso deve almeno confermare la sua vena prolifica, alla sua prima uscita elettorale di una certa importanza dopo qualche candidatura di servizio e senza speranza (leggi fondo lista An col Porcellum). In caso di successo, il suo mentore – l’ex sottosegretario alla Difesa Edmondo Cirielli – può ambire a diventare addirittura un leader nazionale della destra italiana.

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Giovanni Vasso

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