Destre. Addio a Guido Virzì colonna del postfascismo siciliano

Guido Virzì (con la barba) alla sinistra di Giorgio Almirante
Guido Virzì (con la barba) alla sinistra di Giorgio Almirante

E’ morto il giorno del Natale di Roma, all’età di 65 anni, Guido Virzì ex deputato regionale di Alleanza nazionale, colonna della destra postfascista di Palermo e della Sicilia.

Virzì aveva cominciato giovanissimo in Ordine Nuovo, per poi passare alla Giovane Italia e proseguire l’impegno politico militando nel Fronte della Gioventù, organizzazione giovanile del Movimento sociale italiano. Per il Msi fu anche consigliere comunale nel 1975 e venne eletto mentre si trovava in carcere in seguito a una rissa con esponenti dei movimenti di sinistra. Nel 1980 venne rieletto a Sala delle Lapidi. Negli anni Novanta venne eletto all’Ars nelle liste di Alleanza nazionale e fu confermato per due legislature. Fino al 2006, quando ricandidatosi sempre con Alleanza nazionale, non venne eletto.

Virzì è stato tra i fondatori della storica, e originale a Sud,  Radio Palermo Occidente, unica radio libera della destra palermitana

Unanime il cordoglio della destra posfascista siciliana e italiana. Questo il pensiero di Nello Musumeci: “La scomparsa di Guido Virzi,  priva la Comunità umana e politica della destra siciliana (col Msi prima e con An dopo) di una delle sue più intelligenti, appassionate e genuine espressioni. Gli ho voluto bene. Pace all’anima sua”.

I ragazzi cresciuti nella destra siciliana lo hanno salutato sui social network con una citazione di Yukio Mishima, che il politico siciliano aveva nella sua segreteria: “Valoroso il pino che non cambiò colore sotto il peso della neve”.

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