Cultura. Il “Nuovo ordine mondiale” questo mese su “Storia in rete”

Storia-in-ReteIn edicola in nuovo numero di “Storia in rete”, l’ottima rivista diretta da Fabio Andriola. Questo mese la pubblicazione affronta, una volta di più, temi scomodi e “politicamente scorretti”. La cover story è  imperniata sul “nuovo ordine mondiale”? Dove e come nasce questo inquitetante paradigna? E’ nell’Inghilterra dei Tudor che vengono gettati i semi di un’idea concreta e drammaticamente efficiente anche ai giorni nostri, la cui analisi non può essere liquidata come “complottismo”. Così come non fu “complottismo” il lavoro della Commissione Nye, che nel Senato USA degli anni Trenta dimostrò la congiura di banche, industriali e lobby per coinvolgere gli Stati Uniti nella Grande Guerra. E che per questo venne insabbiata bruscamente.

Storia in Rete fa quindi un balzo indietro di quasi 2000 anni, alla crocefissione del Nazareno. Chi fu davvero il legionario che trafisse il costato del Cristo con la sua lancia? E qual è stato il destino quest’arma mistica? Medioevo, quindi, con Dante e la sua affiliazione all’arte dei Medici e degli Speziali, testimoniata da abbigliamento, scritti e una barbetta che compare in alcuni ritratti poco noti del Sommo Poeta.

L’Italia contemporanea e la sua politica sono invece il tema di due articoli sul difficile rapporto fra sinistre e urne, fra tatticismi e sincera adesione alle regole democratiche, e sul tramonto dell’età giolittiana nel 1914, quando le dimissioni dello statista piemontese, coincidendo con lo scoppio della Grande Guerra divennero da manovra di palazzo la fine di un’epoca politica. E sempre la Grande Guerra è protagonista, nel centenario che s’avvicina, di una iniziativa di conservazione della memoria sul fronte alpino, “Ta-pum”.

Infine, la Seconda guerra mondiale, con la nuova puntata dell’inchiesta esclusiva di Storia in Rete sui veri motivi, mandanti e scopi dell’attentato di via Rasella e con l’anticipazione dall’ultimo libro di Luciano Garibaldi, scritto a quattro mani con Simonetta Garibaldi, sugli ultimi giorni di Hitler e del Terzo Reich.

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