Roma. Ancora polemiche sulla Comunità giovanile: “Ci attaccano perché siamo scomodi”

comunitàgiovanileMentre le attività della Comunità Giovanile di Roma crescono sempre di più – tra gli altri, servizio biblioteca attivo dalle 9 alle 24 – dal Municipio arriva l’accusa. A parlare è il presidente del Municipio VIII Andrea Catarci, il quale sostiene che “una parte del centro destra territoriale (…) si dimentica della retorica della legalità ostentata ad ogni occasione e si impegna in una occupazione abusiva, quella del Casale di Grottaperfetta”.

Non ci va leggero, insomma, il presidente del Municipio, che accusa gli esponenti dell’Asi Ciao, una delle Associazioni che gestiscono la Comunità, di non rinunciare “a tenere in ostaggio illegalmente la struttura, impedendone fisicamente l’accesso e creando tensioni nel territorio. Era già di una brutta storia, fatta di arroganza, disinteresse per la collettività, sperpero di denaro pubblico. Ci si aggiunge l’ipocrisia in dosi massicce, quella di un centro destra per cui le regole valgono sempre per gli altri e mai per sé: l’illegalità va perseguita se si occupa per disperazione sociale, riutilizzando ex uffici, ex scuole ed ex caserme, ma va tollerata e coperta quando una Associazione ‘amica’ fa altrettanto con un Casale nuovo di zecca, per di più dopo aver fruito di fondi pubblici”.

Dopo aver passato in rassegna anche i costi del servizio, il presidente Catarci accusa apertamente l’Asi Ciao di “rifiutarsi di uscire” e di chiamare “a raccolta quella destra capitolina a cui è legata, che sfodera bugie e mistificazioni a difesa di una delle squallide clientele di cui si è resa protagonista negli ultimi anni”.

Come è immaginabile, non si è fatta attendere la risposta dei rappresentanti della Comunità Giovanile, secondo cui “le ultime dichiarazioni del presidente Catarci sono ripetitive e di poca sostanza”. E poi specificano: “Il servizio è attivo da quasi quattro anni, e dall’inizio di questo percorso il presidente, nonostante i ripetuti inviti a lui rivolti, non si è mai presentato. Ci chiediamo quindi come faccia a parlare di una realtà che, pur essendo nel ‘suo’ territorio, non conosce affatto. O meglio, di un territorio che, forse, non conosce abbastanza e che ha bisogno di un servizio e di uno spazio del genere. Forse siamo stati scomodi sin dall’inizio semplicemente perché non abbiamo mai appartenuto alla cerchia dei suoi vicini” – incalza la Comunità, con una nota.

E poi il j’accuse: “Facciamo presente al presidente, che in data venerdì 27 Giugno u. s. abbiamo protocollato una lettera indirizzata a lui e agli assessori di Giunta, scritta di concerto con alcuni comitati di quartiere, in cui espressamente chiedevamo, non un’analisi politica di parte (come è stato risposto), ma di difendere apertamente la situazione di via di Grotta Perfetta 610, attraverso il suo ruolo istituzionale da presidente, affinché il Casale rimanga uno spazio libero ed aperto al quartiere, così come lo è stato in questi anni recenti e fruttiferi”.

Tanto che, anche i cittadini del quartiere hanno dimostrato, con “la loro presenza continua e interessata”, di trovarsi “in linea diametralmente opposta rispetto a quanto emerge dalla volontà politica sul Casale adottata  dall’Assessore Cattoi”, ovvero di istituire all’interno un servizio antiviolenza per le donne, SOS Donna H24, che, per quanto nobile, non risponde alle esigenze del quartiere. La volontà dei cittadini è stata ribadita attraverso la “deposizione delle proprie firme su un documento da noi predisposto e che poi integralmente è stato allegato alla lettera inviata al Presidente Catarci”.

Non si è risparmiato nemmeno quel “centro destra territoriale” chiamato in causa dal presidente Catarci. A parlare, stavolta, sono Andrea De Priamo, portavoce romano di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale e Fabio Roscani, portavoce della Costituente di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale in Municipio VIII.

“Aspettavamo con ansia le fantasiose e surreali ricostruzioni e accuse mosse dal presidente del Municipio VIII Andrea Catarci” – dichiarano i due, secondo i quali, le dichiarazioni del presidente Catarci “non fanno altro che confermare l’intolleranza nei confronti di chi non appartiene alla sua cerchia di amici e compagni di maggioranza, e lo dimostra il fatto che nel mirino di Catarci ci siano due associazioni, le quali non solo hanno vinto un regolare e trasparente bando pubblico, ma hanno anche gestito in maniera lodevole uno spazio prima lasciato all’abbandono, ricevendo il plauso e l’appoggio dei cittadini residenti”.

De Priamo e Roscani rilanciano con alcune domande: “Presidente, può spiegarci il motivo per cui sono stati destinati 434 mila euro nel Piano degli Investimenti 2014-2016 di Roma Capitale al centro sociale occupato ‘La strada’? Perché quando cita il ‘Centro di Aggregazione Giovanile a poca distanza’, ovvero il ‘Tetris’, sconosciuto al territorio, non si ricorda di dire che le associazioni che operano lì dentro da anni sono sempre le stesse e vicine al suo partito politico? E perché non ci spiega come mai, alcune di queste, come l’associazione ‘Nessun Dorma’, sono attive all’interno del ‘Tetris’ senza aver vinto bando alcuno, e quindi senza titolo? E ancora, perché non ci spiega il motivo della richiesta di uno spropositato finanziamento di 1mln di euro stanziato dalla Regione Lazio dopo l’occupazione dei bagni pubblici della Garbatella? Finanziamenti che guarda caso, presidente, non riesce mai a reperire per risolvere i veri problemi di tutta la cittadinanza. A questo punto, viene spontaneo chiedersi chi sia a portare avanti giochi di clientelismo”.

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Martina Bernardini

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