L’intervento. Sulle riforme proposte da Renzi ha ragione Travaglio e non Forza Italia

renzi senatoSembra incredibile ma è drammaticamente vero: la presunta area di centrodestra ha tacciato l’arcinoto o troppo noto Marco Travaglio di catastrofismo. Il giornalista in un articolo sul Fatto Quotidiano ha avvertito che in caso di varo dell’Italicum,secondo la versione al momento nota, la Camera dei deputati “sarà composta da 630 deputati nominati dai segretari dei partiti più grandi. Quelli medio – piccoli saranno esclusi dalle soglie di accesso altissime. Il primo classificato (anche con il 20%) avrà il 55% e potrà governare da solo, confiscando il potere legislativo, che di fatto coinciderà con l’esecutivo a colpi di decreti e fiducie“.

Lo “scellerato” ha osato poi pensare che il Senato “con la riforma costituzionale, sarà formato da 100 senatori non eletti: 95 scelti dai consigli regionali (74 tra i consiglieri e 21 tra i sindaci) e 5 dal Quirinale. Sarà dominato dal primo partito e comunque non potrà più controllare il governo: niente fiducia né voto sulle leggi (solo pareri non vincolanti, salvo le norme costituzionali”. Alzi la mano chi ritenga catastrofiche queste opinioni ! Sono invece oneste e puntuali e offrono un quadro realistico delle istituzioni parlamentari, preparato ed apparecchiato dai due “uomini soli al comando” e tanto atteso …, come determinante e risolutivo della crisi italiana, dalle organizzazioni europee.

Invece di lanciarsi nelle pianure sconfinate del disagio, della disoccupazione, non dimentichiamolo non solo giovanile, del malcontento, Berlusconi si dice preferisca restare – sempre più comprimario – al centro della scena politica, portando a casa – come non fosse fortissimo il pericolo di scavalcamento da parte dei grillini – l’Italicum senza le modifiche delle soglie di sbarramento e la riforma del Senato con ulteriori innovazioni formali e non certo sostanziali, quale potrebbe essere la disprezzata elezione dei membri dell’assemblea diretta, cioè da parte dei cittadini.

Il beato è solo lui! Noi rimaniamo in un “mare di lacrime”, attendendo e principalmente sperando nella rinascita e nella riorganizzazione della destra.

*ordinario all’Università La Sapienza di Roma

 

Vincenzo Pacifici

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