Serie A. Milano spara, Napoli affonda. Dalla magia di Menez al tonfo di Benitez

benitezMilano spara (a raffica), Napoli affonda. Mentre Juventus e Roma iniziano il campionato così come avevano terminato quello precedente – condannate a vincere, un po’ per genio un po’ per forza – Milan e Inter sciorinano grappoli di gol, giocate e determinazione (ma pure qualche marchiano errore di troppo) mentre gli azzurri di Rafa Benitez perdono in casa contro il piccolo e indifeso (?) Chievo. Alla seconda giornata è ancora presto per pronunciare verdetti, però non sembra un delitto immaginare che questa Serie A abbia già iniziato a mostrare i primissimi rapporti di forza.

AZZURRO TENEBRA. Vuoi vedere che Bilbao non è stato solo un episodio? Il Napoli di Higuain e Hamsik ha bisogno di riordinare assolutamente le idee. La vittoria contro il Genoa all’esordio è stata immediatamente cancellata dalla figuraccia casalinga contro il Chievo a cui è bastato un lampo di Maxi Lopez per sbancare il San Paolo. Benitez è in bilico, De Laurentiis sulla graticola. I tifosi non gli perdonano la fallimentare campagna acquisti. E senza spendere non si vince. Memo: il Napoli di Maradona iniziò a mietere successi solo quando Ferlaino gli sistemò accanto Giordano, Careca, Bagni e campioni assortiti.

ZITTI E GOL. Milan e Inter non godono, manco quest’anno, dei favori dei pronostici. Le meneghine, perciò, hanno un vantaggio mai avuto: giocano senza troppa pressione. Così i nerazzurri di Mazzarri maramaldeggiano sul Sassuolo di Zaza rifilando (di nuovo) sette pappine ai neroverdi cari al presidente di Confindustria. I rossoneri, contro il Parma di Cassano, si ritrovano a festeggiare un incredibile 5-4 impreziosito dal gol da scassinatore dell’area di rigore da parte dell’anarchico Menez. Ah, ha segnato pure Honda. O Inzaghi fa i miracoli oppure…

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CONDANNATE A VINCERE. Negli anticipi del sabato, Roma e Juve battono Empoli e Udinese. Non è stato facilissimo, però. I giallorossi se la sfangano grazie ad una magia di Radja Nainggolan, i bianconeri la spuntano con il solito, inesauribile, incontenibile Carlitos Tevez. E quando i friulani di Stramaccioni (a proposito, cambiategli la cravatta da “Scene da un Matrimonio”!) iniziano a svegliarsi ci pensa Claudio Marchisio con una botta da fuori area. Condannate a vincere, Roma e Juve. Che noia.

Giovanni Vasso

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