I giornali non poterono ignorare il fenomeno e ne parlarono, a tratti con altezzosità, anche se la popolazione, soprattutto i genitori, evidentemente i giornali non li leggeva o gli ignorava. Non appena arrivò il carnevale del 1979 le piazze e i cortei si riempirono di bambini e ragazzi mascherati da Goldrake e il fenomeno si ripeté nel 1980.
[..]Quest’anno è di moda Goldrake, il maxi-robot intergalattico protagonista di tanti telefilms. Ha conquistato la fantasia dei ragazzi e un esercito di «androidi» vestiti di panno sta per invadere la città «terrorizzando» i passanti con pistole a raggi protonici, alabarde elettroniche, disintegratori multipli. Goldrake ha sgominato tutte le maschere tradizionali, ricacciando nell’ombra perfino Zorro, il protagonista dello scorso carnevale. Gli unici a tenergli dietro, ma con molte lunghezze di svantaggio, sono l’Uomo Ragno e Superman. «Una festa spaziale — dice Vittorio Chiapino titolare di un supernegozio di articoli carnevaleschi — imposta dai “mass-media”che condizionano il gusto dei nostri figli. Quest’anno però la sorpresa è stata maggiore e non riusciamo a soddisfare le richieste che per noi, fra maschere e costumi sono di circa 5 mila pezzi al giorno. Le ditte produttrici sono in difficoltà e le consegne sono quasi bloccate». Il costume da Goldrake costa dalle 50 alle 60 mila lire, lo stesso prezzo per Superman e l’Uomo Ragno, mentre le maschere sono attorno alle 2 mila. Dice un altro commerciante del settore. Marco Cimenti: «Mi rendo conto che i prezzi sono alti, ma è inutile proporre ai bambini i personaggi che non amano più. Vogliono solo Goldrake e basta. […]
L’invasione aliena si ripeterà nel 1980 e ancora la Stampa titola, il 5 febbraio, “E’ Goldrake il re del carnevale”.
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