Premier. Roy Keane e il commesso sbadato: i segreti di “The Second Half” già su Twitter

Schermata 2013-11-13 a 20.11.57Un commesso sbadato rischia di trasformarsi nell’Efialte della letteratura sportiva della Gran Bretagna: nel negozio della catena Tesco, a Burnage, minuscolo sobborgo dell’operaia Manchester popolato da appena 13mila anime, è uscita in anteprima mondiale la nuova autobiografia di Roy Keane, ieri Psycho oggi barbuto allenatore in seconda del sorprendente Aston Villa e della nazionale irlandese. Alla faccia dell’editore del libro “The Second Half” che aveva intenzione di mantenere ancora il più stretto riserbo sulle rivelazioni dell’ex centrocampista dei Red Devils. Almeno per altri tre giorni.

L’inghippo è stato scoperto da un giornalista del Guardian, Daniel Taylor, che, dopo aver acquistato una delle copie sbadatamente poggiate sugli scaffali del supermercato di Burnage, ha cominciato a spoilerare su Twitter tutti i passaggi e le dichiarazioni più attese e succose del libro verità dell’irlandese più amato dello United, dopo forse il solo George Best.

E di aneddoti inediti e analisi a freddo al limite del cinismo che ne sono a iosa. Ne esce malissimo, come sempre, l’ex Manchester City Alfie Inge Haaland. Dopo avergli troncato la carriera con il celeberrimo intervento killer covato in silenzio e segreto per un intero campionato d’andata, Keane sottolinea come l’aver mandato al pronto soccorso il norvegese non rientri tra le cose delle quali potrà mai pentirsi. Ci sono passaggi agrodolci sul rapporto con sir Alex Ferguson e Carlos Queiroz, i litigi – anche furibondi – sul concetto di lealtà e la tentazione di farla finita una volta e per tutte con il Manchester United, anzi, quel Manchester United. “Potevo andare al Real Madrid o alla Juventus”. Altri tempi, quando il calcio italiano poteva permettersi anche uno Psycho.

Il Keane-leaks ha fatto esplodere il primo caso letterario sportivo dell’autunno 2014. E nel Regno Unito non si parla d’altro. Efialte, con addosso la pettorina della Tesco, ha rivelato alle orde di calciofili – più numerosi e agguerriti quasi quanto i persiani di Serse -, la strada più veloce per violare la resistenza dell’editore britannico che attorno a “The Second Half” si era barricato che manco Leonida alle Termopili…

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