Libri sotto l’albero. Oggi consigliamo Jerome, un saggio di Tolkien e Salgari

Le ridicole presine dell’omino di pan di zenzero

Caro direttore,
nel periodo natalizio i regali improbabili, riciclati, brutti e inutili si sprecano. Una via per evitare di regalare alla zia le presine con ricamato l’omino di pan di zenzero, molto simili a quelle che la zia stessa aveva regalato alla nonna tre anni fa e che la nonna aveva regalato a noi l’anno scorso,  è quella di regalare dei libri che rimangono relativamente economici e difficilmente vengono riciclati. Inoltre i libri sono un ottimo “auto regalo”, cioè un regalo da fare a noi stessi senza sentirci troppo viziati. La scelta è ampia e dunque trovare tre libri da comprare a Natale non è difficile. Personalmente consiglio i seguenti.

Storie di fantasmi per il dopocena. Un libro molto leggero, scritto dal grande umorista inglese Jerome Klapka Jerome, adatto ai bambini, ma anche a un lettore adulto che voglia passare una sera leggendo un racconto che narra di incontri fantasmagorici durante una vigilia di Natale. Può essere letto prima della Messa di mezzanotte o come digestivo serale dopo i grandi pranzi fra parenti. Una variazione sul tema che riporterà di certo il lettore all’infanzia e all’umorismo puro e semplice che non scade nella farsa e diverte per la quotidianità di certe situazioni. Jerome è autore anche di “Tre uomini in barca (per tacere del cane)”, lungo racconto umoristico adatto ad adulti e piccini, seguito da “Tre uomini a zonzo”.

Il Medioevo e il Fantastico. In questi anni, complice l’uscita della trilogia cinematografica dello Hobbit (che si conclude nelle sale proprio in questi giorni) la Bompiani ha rieditato molti dei libri di Tolkien, rimettendoli in commercio in formato tascabile. Fra questi troviamo “Il Medioevo e il fantastico”. Il volume è arricchito da un’introduzione di Gianfranco de Turris, attualmente il maggior esperto di letteratura fantastica in Italia. Una lettura forse più impegnata rispetto a quella di Jerome, ma molto piacevole, che ci riporta alle origini del genere e soprattutto porta alla luce un aspetto del Medioevo che troppo spesso viene colpevolmente relegato all’ambito folkloristico. Questo volume, che recensiremo in maniera più ampia nelle prossime settimane, sotto l’albero si troverà benissimo.

I misteri della Giungla Nera. Infine propongo un classico della letteratura italiana, “I Misteri della Giungla Nera” di Emilio Salgari. Il libro si inscrive all’interno del ciclo di Sandokan, dato che i protagonisti sono Tremal Naik e Kammamuri, che si trovano a combattere contro la setta dei Tugh, che strangolano le loro vittime per sacrificarle alla Dea Kali. Compare per la prima volta Suyodhana, che nei libri successivi diventerà nemico mortale di Sandokan. La riscoperta dei romanzi salgariani può essere una bella avventura letteraria per tutti, soprattutto per gli adulti che nel corso della loro adolescenza non hanno mai letto questi capolavori che, ben lungi da essere semplici libri per ragazzi, sono delle vere e proprie pietre miliari della letteratura italiana. Leggere Salgari, oltre ad arricchire il proprio lessico, è un modo meraviglioso per ampliare i propri orizzonti e viaggiare sulle onde della fantasia, grazie all’immaginario vastissimo fornito dall’autore.

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Francesco Filipazzi

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