Francia. Suppletive, il Fn perde ma spacca l’arco costituzionale e rottama l’Ump

paris fnTrema l’arco costituzionale francese, il Front National – solo contro tutti – sfiora il colpaccio: l’elezione di un parlamentare nella circoscrizione del Doubs, la stessa che aveva eletto niente-poco-di-meno-che il socialista Pierre Moscovici. Ottocento voti in meno che fanno scricchiolare la santa alleanza intessuta dai partiti di governo per ostracizzare lo schieramento politico di Marine Le Pen. L’elezione ha premiato Frèdèric Barbier contro la frontista Sophie Montel. Barbier però lo sa che non ha nessun motivo festeggiare e lo ammette lui stesso: “Devo quest’affermazione all’alleanza di tutte le forze repubblicane, c’è poco da gioire”. Soprattutto se il nervo scoperto dell’Entente Cordiale 3.0 è venuto ormai alla luce. L’Ump, il partito gollista rappresentante da decenni della destra di governo in Francia, vive un momento d’imbarazzo che rischia, seriamente, di travolgere Nicholas Sarkozy e i suoi una volta per tutte. Stritolato al primo turno nel Doubs, ha vissuto l’impasse dei due forni: da un lato la ragion di Stato (o presunta tale) che li richiama alla responsabilità verso gli antagonisti storici dei socialisti in nome della democraticissima alternanza, dall’altro la delusione e lo scoramento dei suoi stessi elettori, stregati dall’approccio lepenista al quadro politico attuale. Se, qualche anno fa, la Le Pen pescava a sinistra – seducendo la working class transalpina – adesso sfonda anche nella classe media, devastata dalla crisi e arrabbiata nei confronti dell’Ump prono ai diktat comunitari, scettica nei confronti del clima da grosse koalitionen e distante da un partito travolto dagli scandali dell’ex inquilino dell’Eliseo.

Al ballottaggio il revenant Sarkozy, formalmente, non ha dato indicazioni di voto. Alain Juppè invece sì: votate il socialista, fatelo per la Francia. I due forni, appunto. In cui le velleità golliste rischiano di far la fine del tacchino a Natale, cotte a puntino.

Non c’è bisogno di leggere Houllebecq per capire come andrà a finire, l’Ump rischia di diventare un partitino decisivo per spostare i (pochi) voti degli aficionados. E che, proprio per questo – a differenza di quanto ci ha insegnato la Seconda Repubblica italiana – si ritroverà stritolato, sul crinale della (presunta) non negoziabilità repubblicana sulla quale s’è costituito il grande gruppone anti-Le Pen. Intanto, pur sconfitto, il Fn si gode il momento di gloria. E’ diventato il primo partito di Francia, capace di mettere alle corde tutte le altre forze politiche. La Le Pen è riuscita nel primo, grande compito verso lo sdoganamento ufficiale: trasformare quello per il Front National da un saltuario e provocatorio voto di protesta in consenso stabile. E per nulla trascurabile.

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Giovanni Vasso

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