Francia. Il Front di Marine Le Pen e le prossime sfide elettorali

Front National (1)Vai oltre il Colle della Maddalena e ti ritrovi già in piena atmosfera francese, te ne accorgi già attraversando il montano e civettuolo villaggio di Larche.

A Meyronnes gli avventori nell’osteria vicina al monumento che ricorda i caduti della Prima guerra mondiale, parlano più delle recenti elezioni dipartimentali piuttosto che della tragedia dell’aereo caduto, considerando che il luogo della catastrofe non è poi così troppo lontano.

C’è una copia di Le Figaro con una dichiarazione di Nicolas Sarkozy dopo il secondo turno delle amministrative francesi che hanno decretato, oltre alla sua riabilitazione politica, anche una secca sconfitta per i socialisti, che hanno perso la metà dei dipartimenti che avevano in Francia: “I francesi hanno bocciato la politica di Francois Hollande e del suo governo”.

L’ex presidente della Repubblica d’Oltralpe ne ha in pratica per tutti: “Con il loro voto i francesi hanno bocciato in massa la politica di Hollande e del suo governo. È una sconfessione totale e senza appello, mai una maggioranza aveva perso tanti dipartimenti. Mai un potere in carica aveva suscitato tanta sfiducia. E mai, nella Quinta repubblica, la destra aveva raggiunto un risultato del genere”.

A Barcelonette ci sono ancora i manifesti di Marine Le Pen, che ha raccolto un centinaio di consiglieri, mentre in precedenza il Front National era quasi assente .

In Italia i media hanno parlato di una sconfitta del Front, anche da voi è andata così? Hervé Regord, candidato del Front National, non ha esitazioni: “In Francia nessuno è arrivato ad affermare una bestialità del genere. Anzi quasi tutti hanno constatato come il livello del Front National non cessi di salire, elezione dopo elezione”.

“Sono stati risultati che hanno sancito un’importantissima radicalizzazione territoriale e rappresentano quindi solide fondamenta per la costruzione delle prossime vittorie, prima le Regionali di dicembre e poi le Presidenziali del prossimo anno. In queste elezioni Dipartimentali il Front è arrivato primo in ben 43 dipartimenti, è il segnale che sta per avvenire qualcosa”, ha dichiarato la Le Pen.

Non ha ancora deciso se si candiderà alla presidenza della Regione Nord-Pas de Calais, dove il suo partito ha grandi possibilità di imporsi, perché certamente correrà per la Presidenza della Repubblica e la campagna elettorale sarà molto impegnativa.

Alle Regionali il Front National avrà serie speranze di conquistare quattro o cinque Regioni. Quello che è sicuro è che il sistema elettorale delle Regionali è diverso da quelle delle Dipartimentali e quindi le logiche non sono le stesse. Per vincere l’Ump di Sarkozy e il Ps dovrebbero fare una lista insieme e in quel caso – quello che la stessa Le Pen ha già chiamato Umps (Ump+Ps) – mostrerebbe il suo vero volto.

Si possono leggere ancora sui tabelloni elettorali le parole d’ordine del Front: sovranità, identità nazionale, democrazia e non oligarchia, patriottismo economico e non ultra-liberalismo.

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Mario Bocchio

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