Esteri. Un ciclo di incontri per rompere il silenzio sui cristiani perseguitati

Quante sono e dove sono le persecuzioni contro i cristiani nel mondo? La domanda sembra di facile risposta, soprattutto stando ai fatti di cronaca, ma la realtà è che pulizie etniche e violenze sono diffuse in ogni continente, tranne che in Europa e Nord America. A fare luce su questo sterminio silenzioso, stanno provando gli appartenenti all’associazione Branc.Co Onlus, proponendo un ciclo di incontri dal titolo “Una voce nel silenzio“, un progetto che si propone di dare voce a tutte quelle Comunità che oggi sono perseguitate per la loro fede cristiana.

“Questo progetto vuole dare voce a tutte le persecuzioni – dice il responsabile Stefano Pavesi – che subiscono i cristiani nel mondo. Perché tutti si sentono Charlie e sono pronti a dare diritti a tutti, ma non a chi è cristiano in quanto in molte zone del mondo queste comunità vivono in una maniera tradizionale e rischiamo la vita e la libertà quotidianamente per la loro fede. Per questo siamo vicini alle loro storie”.

Il primo incontro, che si è svolto il 27 marzo a Monza,  ha visto la partecipazione dell’intellettuale libero Maurizio Blondet, che ha spiegato come la persecuzione contro i cristiani sia parte di una  “strategia geopolitica, culturale ed economica di costante destabilizzazione di un’area, accompagnata da una visione del mondo che necessita di distruggere qualunque tipo di barriera al predominio economico, barriera che è rappresentata anche e soprattutto dalla fedeltà alla Tradizione delle comunità cristiane mediorientali“.

Gli incontri proseguiranno nei prossimi mesi e a settembre è prevista una giornata con lo scrittore Pietrangelo Buttafuoco.

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Francesco Filipazzi

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