Pensioni. Ugl: “Per Corte Costituzionale illegittimo il blocco deciso da Monti”

uglUgl nel caos per i vertici litigiosi (con querelle giudiziarie e occupazioni della sede nazionale), ma con tanti validi dirigenti come Nazzareno Mollicone, responsabile dell’ufficio questioni previdenziali, intervenuto oggi con una nota sulla pronuncia della Corte Cstituzionale contro il blocco dell’adeguamento delle pensioni stabilito dal governo antipopolare di Mario Monti.

“L’odierna sentenza della Corte Costituzionale – spiega Mollicone – sull’illegittimità del blocco dell’adeguamento delle pensioni superiori a tre volte il minimo stabilito dal governo Monti e dal ministro Fornero restituisce giustizia a milioni di pensionati che nel 2012 furono, citando la corte, irragionevolmente sacrificati in nome di esigenze finanziarie”. Molecole ha commentato la sentenza con cui la Consulta ha bocciato le misure che nel 2012 e nel 2013 hanno bloccato la perequazione dei trattamenti pensionistici di importo superiore a tre volte il minimo.

“In effetti – ha proseguito -, l’Ugl ricorda come quel blocco andava a colpire non tanto le cosiddette ‘pensioni d’oro’ artificiosamente concesse nel passato, bensì quelle di lavoratori che avevano versato contributi per oltre 35 anni e che spesso svolgevano anche mansioni di responsabilità e di specializzazione. Si trattava, infatti, di 1.500 euro mensili lordi, un importo che consente solo di vivere decorosamente affrontando tutte le problematiche della vecchiaia. Ci si domanda piuttosto come mai la Corte Costituzionale, che oggi ha emesso questa sentenza, non abbia voluto invece ammettere qualche mese fa il referendum abrogativo dell’intera legge Fornero, la quale ha provocato centinaia di migliaia di esodati e un allungamento dell’età pensionabile che, come ha anche ammesso il ministro Poletti, impedisce l’occupazione giovanile”.

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Liam Brady

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