Si tratta di un gesto di umanità, quello del romano pontefice, che sulla scorta dell’insegnamento di Giovanni XXIII taglia come un rasoio il nodo tra peccato e “peccatore”. Sullo sfondo c’è sicuramente l’attivismo pro aborto della Bonino, nodo sul quale – come ha più volte sottolineato – da “figlio della Chiesa” il Papa non intende tuttavia deflettere. «Mi ha rinnovato l’impegno a tenere duro – ha aggiunto la leader radicale – e perché poi l’erba cattiva non muore mai, ma mia mamma diceva che sono un’erba resistente, cattiva no». Contemporaneamente sui social scatta il disappunto di una parte del mondo cattolico più tradizionalista che non ha digerito l’azione del pontefice stimandola addirittura come provocatoria o «vergognosa».
@barbadilloit
