#CuoriNeri. Insorge il popolo tricolore e Sperling cambia la copertina

coverCopertina con Massimo Carminati e titolo choc: “Cuori Neri. Dal rogo di Primavalle a Mafia Capitale. Storie di vittime e carnefici”. L’ultima edizione del bestseller di Luca Telese sui caduti missini e postfascisti degli anni di piombo (per Sperling&Kupfer) doveva essere in distribuzione nelle librerie con questa assurda formula. La foto di uno dei protagonisti dell’inchiesta sul malaffare romano sarebbe diventata l’immagine principale a corredo del sacrificio di angeli dal cuore tricolore come Stefano e Virgilio Mattei, o come i tre ragazzi trucidati ad Acca Larentia. Come se per ricordare i caduti di sinistra Giorgiana Masi o Walter Rossi un editore scegliesse in copertina il volto del ras delle coop rosse capitoline Salvatore Buzzi. Poi una mobilitazione spontanea sul web, promossa dal magazine Barbadillo.it ha avanzato la richiesta alla Sperling&Kupfer di ritirare il libro con questa copertina, al fine di stoppare una “falsificazione storica e riaffermare il valore sacro della pietas”. E per una volta un grande editore ha raccolto la protesta civile organizzata da un piccolissimo media digitale: saranno ritirate e mandate al macero le copie dell’edizione casus belli. Arriverà una nuova ristampa che avrà come effige solo “un cuore” e sarà corredata da un saggio dell’autore nel quale verrà ricostruita la querelle culturale che ha portato al dietrofront.

Alla guerriglia mediatica (declinata con mail di proteste alla Sperling) partita dalle colonne-web di Barbadillo hanno partecipato per sottoscrivere la campagna contro l’assimilazione tra i “cuori neri” e “Mafia Capitale” politici (tutti gli ex Msi-An divisi in mille rivoli si sono ritrovati compatti nell’indignazione, in primis Giorgia Meloni e Maurizio Gasparri), giornalisti (anche Giommaria Monti ex Unità), intellettuali e famigliari delle vittime. Giampaolo Mattei, fratello di Stefano e Virgilio: “Affiancare il rogo, anzi, la strage di Primavalle con quell’immagine (di Carminati ndr) da subito provoca un disgusto senza precedenti, e la sua pubblicazione non può avere nessun tipo di approvazione anche se la si propone come una genialata di marketing”. Isabella Rauti: “La nostra Terra di Mezzo non passa per Mafia Capitale”. Pietrangelo Buttafuoco: “La faccia di Carminati come emblema del martirio dei cuori neri è un’operazione disgustosa”. Guido Girando dell’Associazione Lorien: “Si vuole far passare il concetto che i caduti missini non sono martiri ma erano complici dei bombaroli, dei picchiatori… persino dei malavitosi e dei truffatori”.

Il tweet di Luca Telese

L’autore del libro, Luca Telese, ha fatto pubblica ammenda (“Mi prendo la mia parte di responsabilità”), associandosi al “lodo Barbadillo” per il ritiro del volume dalle librerie, ricordando però che Carminati (ex militante di estrema destra) era citato nel libro fin dalla prima edizione insieme ai Nar Franco Anselmi e Alessandro Alibrandi. Alla fine l’editore ha decretato il ritiro immediato del libro. Ai caduti missini, già dimenticati a lungo dalla storia repubblicana, è stato evitato un ennesimo oltraggio. (da Il Tempo)

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Michele De Feudis

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