CopaAmerica. Minimo sforzo per l’Argentina, prima nel girone

Argentina GiamaicaL’Argentina supera la Giamaica nell’ultima gara del Gruppo B, ottenendo il pass per i quarti di Coppa America.L’Uruguay pareggia con il Paraguay.

A Viña del Mar l’Albiceleste vince soltanto1-0 contro i Reggae Boyz: a decidere è una rete di Higuain in avvio. Lo stesso Pipita, imitato nella ripresa da Di Maria, centra anche una traversa. Gara numero 100 in Nazionale per Messi, questa volta a secco: la caccia al gol proseguirà ancora al Sausalito, contro la seconda miglior terza.

Fuori Aguero dentro Higuain dal primo minuto, con Tevez e Lavezzi in panchina: può permettersi questo e altro il “Tata” Martino. A mettere tutto in discesa ci pensa proprio il Pipita, all’11’: incursione di Di Maria che pesca il compagno a centro area, spalle alla porta. Higuain controlla, si gira in un fazzoletto contro tre avversari e fulmina Miller per l’1-0. Preludio di goleada? Non sarà così.

Seppur generosa e fisicamente parecchio prestante la Giamaica è di ben altra pasta rispetto alle stelle argentine: saranno soltanto la scarsa vena realizzativa sudamericana e la sfortuna ad impedire altre reti. Come al 22′ quando un pallonetto in corsa di Higuain centra la parte alta della traversa, o come dieci minuti più tardi quando il mancino a giro di Messi si spegne a lato di un niente. E ancora: Watson salva a porta vuota su una conclusione di un Di Maria scatenato (sarà il migliore in campo) quindi Miller s’inventa un miracolo sempre sul “Fideo”.

Nella ripresa il copione ovviamente non cambia: sugli scudi sempre Di Maria, protagonista con un tiro a giro mancino che centra in pieno il montante, negandogli il 2-0. Messi (quinto giocatore con più presenze con la maglia dell’Argentina dopo Zanetti, Ayala, Mascherano e Simeone) ci prova di nuovo: pallonetto dal limite, Miller in qualche modo risponde presente. C’è spazio anche per la coppia bianconera Pereyra-Tevez, dentro per Pastore e Higuain, ma il risultato non cambierà più.

All’Argentina basta l’1-0 per raccogliere il secondo successo in Cile, guadagnando il primo posto nel gruppo B con 7 punti. Messi e compagni torneranno in campo di nuovo al Sausalito contro la seconda miglior terza (l’altra terza è l’Uruguay, che sfiderà i padroni di casa): l’avversario uscirà dal lotto di squadre composto da Ecuador (terza nel girone A) e le quattro formazioni del girone C, attualmente appaiate a 3 punti in attesa dell’ultimo turno.

Uruguay-Paraguay, pareggio e quarti

Con l’1-1 di La Serena Uruguay e Paraguay si qualificano ai quarti di Coppa America: Celeste in vantaggio al 29′ con Gimenez, quindi la replica arriva ad un minuto dall’intervallo con la firma di Lucas Barrios. I ragazzi di Ramon Diaz salgono al primo posto del girone B con 5 punti, quelli di Tabarez si portano a quota 4: Argentina-Giamaica – come visto – è servita solo per definire le gerarchie nel gruppo, una delle due migliori terze uscirà sicuramente da qui.

Tabarez sostituisce lo squalificato Godin con Coates, mentre al fianco di Cavani schiera Hernandez. E’ proprio La Joya a cercare subito la vetrina: mancino dalla distanza, palla sul fondo. La Celeste parte bene e sembra poter imprimere il proprio marchio al match. Al 29′ si sblocca la gara: corner dalla destra di Sanchez e incornata vincente di Gimenez per l’1-0 Uruguay. Lo stesso schema si replica una manciata di minuti più tardi: questa volta la risposta di Villar è super. Si vede anche il Matador, ancora a secco di reti in Cile: palla rubata da Rolan e servizio per Cavani, puntata di destro (un rigore in movimento) e palla clamorosamente sul fondo. La beffa arriva al 44′: anche qui angolo dalla destra, di Benitez, e colpo di testa vincente di Lucas Barrios (preferito a Santa Cruz) che brucia proprio Gimenez. Si va al riposo sull’1-1.

La ripresa si apre con un Hernandez in meno e uno Stuani in più. È sempre l’Uruguay a far la partita, nonostante il match risulti equilibrato: le occasioni arrivano però tutte per la Celeste, ma Cavani non si sblocca. Colpo di testa al 53′ fuori di un soffio su cross di Maxi Pereira, quindi al 68′ ci prova con una girata acrobatica, neutralizzata da Villar. In mezzo un’altra palla gol sprecata da Stuani che di testa non centra lo specchio, vanificando la bella azione di un redivivo Alvaro Pereira. Lo stesso ex Reggina spreca tutto all’85’: da non più di tre metri la sua conclusione si spegne a lato. Sembra tutto finito, con il pareggio che qualifica entrambe, ma al 92′ Derlis Gonzalez (entrato per Bobadilla) si libera al limite ed esplode un destro secco, su cui Muslera deve compiere un super intervento che salva l’Uruguay. Con ogni probabilità la Celeste sarà impegnata mercoledì con il Cile.

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