Libri. “Casa Pound, fascisti di un altro millennio?”: un nuovo saggio sul movimento non conforme

casapoundI “fascisti del terzo millennio” di CasaPound hanno avuto negli ultimi mesi spazio nelle cronache per l’interesse dimostrato nei confronti di alcune iniziative della Lega Nord e per l’avvio di un dialogo che viene ipotizzato/temuto come prodromo di una formazione sul modello del Front National e di cui si è visto un sintomo nella elezione con lista autonoma di un consigliere comunale a Bolzano.
A chi desideri conoscere il fenomeno CasaPound in maniera distaccata e accurata segnaliamo il volume “Fascisti di un altro millennio?” di cui sono autori quattro giovani studiosi che hanno, con una ricerca sul campo, “indagato come (il) gruppo …. interpretasse e affrontasse una crisi di portata globale, alla luce dell’impegno convinto dei molti giovani che… erano parte attiva di questa nuova realtà”.
Pregio della ricerca è il suo approccio scientifico, ricco di riferimenti alla bibliografia internazionale più recente conformemente all’attività dei quattro coautori che operano in campo universitario.
La ricerca si è basata su interviste a dirigenti e militanti di CP a Roma, Napoli, Firenze, Verona e Torino, sull’analisi quantitativa dei contenuti dell’archivio online di CP, sull’analisi degli eventi di protesta, con l’esame delle pubblicazioni interne e dei “riferimenti ideologici” dell’organizzazione dando attenzione ai testi delle canzoni degli ZetaZeroAlfa e sulla “analisi partecipante” con un rapporto di interazione con i membri della stessa CP.

La radiografia di CasaPound

Il quadro che emerge dallo studio appare assai equilibrato: la forte capacità di aggregazione, la gerarchia interna assai netta e condivisa, la capacità di costruire strutture e di immaginare forme di intervento sociale al di fuori dell’ordinario, l’utilizzare al meglio la propria organizzazione anche in numerose attività aggregative sono esplicitate chiaramente. Vengono analizzati in maniera attenta anche temi assai discussi come la violenza sia quella di strada, “politica” ( “strumento necessario per la difesa del gruppo e della sua legittimità” secondo la narrativa del gruppo ma anche ”retorica che permette di ricollegarsi alla mitizzazione della violenza del fascismo storico” secondo gli autori) sia quella interna come la “cinghiamattanza” vista come “pratica fondamentale nel progetto identitario di Casa Pound”.
Gli autori analizzano con cura la capacità del gruppo in questione a costruire una propria simbologia, a inserirsi in ogni spazio possibile (dal gruppo ultras alla lotta per il lavoro) battendosi con fervore su alcuni temi ritenuti centrali (“mutuo sociale” , “essere madri”,” ferma Equitalia”). Evidenziate anche le differenze con altri gruppi dell’estrema destra (laicismo, accettazione delle diversità).
Autori, con considerazione correttamente critica, definiscono à la carte il richiamo di CP al fascismo sottolineando il tentativo di adattarne l’ideologia alle esigenze attuali con una strategia anche contraddittoria “si dichiarano, ad esempio, ambientalisti, fondano associazioni di trekking e di difesa dell’ambiente, ma poi si schierano a favore del nucleare”.

*”Fascisti di un altro millennio? Crisi e partecipazione in CasaPound Italia”. M.Albanese,G. Bulli, P. Castelli Battinara,C. Froio, Tascabili Bonanno euro 15

(da Il Borghese)

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Maurizio Bergonzini

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