BarbaVisio. Fight Club 2: Tyler Durden è vivo e lotta insieme a noi

fight-club-2-locandinaTyler sposa Marla ed ha un figlio di nove anni. In più viene tirato dentro il Project Mayhem per cercare le origini della sua vera natura. E’ lo scenario in cui si ritroveranno gli appassionati di Fight Club e di Chuck Palahniuk, seguendo la graphic novel con cui lo scrittore di Portland vuole scavare più a fondo alla ricerca della vera essenza di Tyler Durden. “Si scoprirà che è più di una aberrazione della mente del narratore”. A svelare il mistero sul fumetto in dieci puntate che sta uscendo in queste settimane negli Stati Uniti (in Italia nella primavera 2016) è Scott Allie, capo editore della Dark Horse, la casa editrice che ha lanciato Figh Club 2. “Sarà molto più folle di quanto la gente che ha letto il precedente libro o visto il film possa pensare. Brucerà qualsiasi aspettativa passata”.

“Fight Club – spiega Allie – è stato il primo romanzo pubblicato da Chuck (Palahniuk, ndr) 20 anni fa e oggi tutti conoscono Tyler Durden. Fu un libro estremo e pazzoide per l’epoca e negli ultimi venti anni Chuck è semplicemente andato più a fondo, nella tana del bianconiglio. Così oggi, con Fight Club 2, Chuck è tornato per portarci tutto ciò che ha imparato nel frattempo”.

“Il sequel – ha raccontato lo stesso Palahniuk presentando l’opera – sarà raccontato dal punto di vista inizialmente sommerso di Tyler Durden, che osserva il tedio giornaliero nella vita del narratore. Quest’ultimo, a cui ho deciso di dare il nome di Cornelius visto che la 20th Century Fox ha creato la convenzione di chiamarlo Jack, sta vivendo una vita di compromessi, con un matrimonio in fallimento, ed insicuro della passione per sua moglie. La tipica stronzata della crisi di mezz’età. Allo stesso modo, Marla è insoddisfatta e sogna di tornare con l’uomo selvaggio di cui era innamorata. Così la donna comincia a sabotare le dosi di medicina assunte dal marito per tenere a bada Tyler, facendo in modo da farlo gradualmente riemergere per terrorizzare le loro vite”.

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“Tyler vive”, è la scritta che campeggia in locandina. Palahniuk pare intenzionato dunque a non mollare il filone visionario che ha reso Fight Club un capolavoro. L’obiettivo rinnovato dunque è ancora quello: andare alla ricerca del Tyler Durden nascosto in ognuno di noi. Tanto basta per concedergli fiducia.

Palahniuk al momento si trova in testa alla classifica di Visio sugli scrittori più visionari di sempre, dopo le analisi di Fight Club, Ninna Nanna, Invisible Monster, Sventura, Senza Veli, Portland Souvenir.

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Massimo Colonna

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