Francia. La guerra dei Le Pen può penalizzare il FN alle prossime regionali

Jean-Marie e Marine Le Pen
Jean-Marie e Marine Le Pen

Il duello familiare nel Front National francese, con tanto di espulsione del fondatore Jean Marie Le Pen, da parte degli uomini della figlia Marine, sta creando una frattura nella destra francese e si registrano già le prime reazioni interne. Il primo a parlare è proprio Jean-Marie, che invita tutti coloro che gli sono fedeli a rimanere nel partito e a combattere, per riprenderselo. “Il Front National è casa mia”.

La stampa francese segue la vicenda con una certa attenzione, essendo storica la cacciata dal Front dell’uomo che per decenni vi si è identificato, tanto da imporre la figlia a capo per una successione dinastica che appariva naturale. Il giornale della sinistra francese, Liberation, parla di un passo ulteriore verso la “dediabolisation”, cioè la risalita del partito guidato da Marine verso una presentabilità a un elettorato di destra ma non fortemente identitario, cioè quello che votava Sarkozy. Sempre Liberation fa presente che all’interno del partito i fedelissimi del patriarca esistono ancora, dirigenti nazionali e quadri locali, ma per il momento il leader, invita alla calma e a rimanere ai propri posti anche se da qualche mese sventola già lo spauracchio di liste concorrenti all’FN. “E’ evidente che i militanti del Front National, soprattutto coloro che lottano al mio fianco da decenni, mi chiederanno di prendere delle iniziative”.

Dall’altro lato dello schieramento giornalistico, troviamo Le Figaro che ha lanciato un sondaggio online, nel quale il 70% dei lettori (al momento della scrittura dell’articolo) si dice contrario alla linea di Jean Marie. Secondo il giornale del centro destra, in questo momento chi si trova nella posizione più scomoda è Marion Le Pen, che potrebbe trovarsi a scegliere dove stare in una lite che per lei oltre che politica è soprattutto familiare. Il legame con il nonno è forte, ma politicamente è più probabile che sceglierà la zia, tanto più che, nota Le Figaro, l’eventualità che il nonno si candidi contro la figlia o addirittura, contro la nipote, esiste.
In tutto questo psicodramma familiare, il rischio di favorire quello che, secondo Marine, è l’UMPS, è alto.

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Francesco Filipazzi

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